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Cronaca

Il «Paese ritrovato» un villaggio-modello per i malati di Alzheimer

Sorgerà a a Monza sul viale che porta alla Villa Reale. Il comune ha dato il via libera per la realizzazone, sarà terminato per i primi mesi del 2018: ospiterà 64 pazienti

Si chiamerà «Il paese ritrovato» il primo villaggio in Italia interamente dedicato alla cura di persone affette da sindrome di Alzheimer e demenza senile. Un vero e proprio borgo di 14mila metri quadrati, quello che sorgerà alle spalle della residenza sanitaria San Pietro (lungo il viale che porta alla villa Reale). 

Dopo il via libera del Comune è il momento del cantiere. I lavori inizieranno il prossimo ottobre e si concluderanno nei primi mesi del 2018. La spesa è imponente: oltre 8 milioni, di cui 6 e mezzo già finanziati da alcuni imprenditori monzesi, fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità di Monza e Brianza.

Sarà un paese in ogni dettaglio: avrà una piazza, un bar, un luogo di culto. Ma non solo: ci saranno anche un parrucchiere, un minimarket e una banca, oltre all'ufficio postale. Una realtà in miniatura dove gli ospiti si sentiranno sempre al sicuro. I pazienti (saranno 64) potranno uscire liberamente dalle loro abitazioni e svolgere le commissioni quotidiane. Solo un dettaglio differenzierà il «Paese» e il mondo esterno: la valuta. All'interno della struttura circoleranno solo banconote fac simile. Non solo: parrucchiera, barista e cassiera del supermercato saranno dipendenti della struttura socio-assistenziale, appositamente formati per rapportarsi con i pazienti. 

Anima del progetto è Roberto Mauri, presidente della cooperativa «La Meridiana». Mauri non è nuovo a questo genere di strutture: da 40 anni si occupa di anziani e ha già inaguruat una delle prime strutture interamente dedicate a malati di Sla e stati vegetativi. 

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