rotate-mobile
Cronaca Vimercate

Due mesi di angoscia, ma la piccola Emma non si trova

Fu rapita dal padre a dicembre con una scusa e portata in Siria. Da lì in poi nessuna notizia. La madre è andata nel paese mediorientale ma non è ancora riuscita a trovare la piccola. Indagini condotte dall'Interpol

Sono passati due mesi. Emma è stata rapita il 18 dicembre dell'anno scorso.Da allora la madre, Alice Rossini, non si dà pace, ma non ha ancora ottenuto risultati concreti nella ricerca della figlia. Come si ricorderà, l'ex marito siriano Mohammed Khart, 25enne, con la scusa di fare un giro con Emma l'ha rapita e portata in patria, facendo completamente perdere le tracce.

A niente sono valsi gli appelli sui mass-media, che per un certo periodo hanno coperto il rapimento in modo da non distogliere l'attenzione, né la fiaccolata a Velasca di Vimercate all'inizio di gennaio, né l'interrogazione ai ministri degli Esteri e dell'Interno. La storia poi, come spesso succede in questi casi, è uscita dalle cronache.

Velasca - fiaccolata per Emma

Il dramma però per la madre continua. Alice Rossini a fine gennaio è andata in Siria insieme al suo avvocato per prendere contatti diretti con l'ambasciata italiana e per nominare un legale sul posto, che possa destreggiarsi con la legge siriana. Ma le cose sono complicate perché il paese medorientale non aderisce alla Convenzione dell'Aia sui minori e quindi non riconosce la legislazione internazionale in materia.

Le indagini sono ora condotte dall'Interpol. La madre e l'avvocato italiano Luca Zita, oltre ad avere istruito un processo penale, hanno chiesto l'affidamento esclusivo alla madre.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Due mesi di angoscia, ma la piccola Emma non si trova

MonzaToday è in caricamento