"Se non fai quello che voglio ti ammazzo", violenta e maltratta per 20 anni la moglie
L'uomo, condannato per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia, è stato espulso
Una condanna per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale ora anche l'espulsione. Nella giornata di mercoledì 1 giugno il personale dell’Ufficio Immigrazione della questura di Monza e della Brianza ha eseguito l’accompagnamento presso il centro di permanenza per i rimpatri di Torino di un cittadino marocchino di sessant'anni, irregolare e gravato da gravi precedenti penali.
Violenza sessuale e maltrattamenti alla moglie
L'uomo risulta non essere riuscito a ottenere il permesso di soggiorno, con numerosi rigetti, per "pericolosità sociale e provvedimenti di espulsione sia del Prefetto di Milano che di quello di Pavia". Secondo quanto ricostruito il sessantenne avrebbe "abitualmente maltrattato la coniuge sottoponendola a reiterati atti di vessazione fisica e morale, subiti per oltre vent’anni, con sofferenza fisica e psichica nonché di violenza sessuale, consistita nell’afferrarla con forza e minacciandola". "Se non fai quello che voglio ti ammazzo” le avrebbe detto, costringendola con la forza a subire rapporti sessuali. Per questi fatti l'uomo è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione oltre alla pena dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e alla perdita dei diritto agli alimenti con esclusione dalla successione della persona.
Mercoledì poi nei suoi confronti è stat eseguita l’espulsione dal territorio dello Stato come "soggetto socialmente pericoloso". E' stato accompagnato e collocato da agenti della questura presso il C.P.R. di Torino dove sarà trattenuto per il tempo necessario all’esecuzione del provvedimento espulsivo per il definitivo allontanamento dal territorio nazionale.