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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Città a misura di donna, non male Monza e Brianza

A detenere il primato di città "Women friendly" è Pescara ma Milano e Monza e Brianza spiccano per i parametri economici. I dati dell'indice IWF (Index Women Friendly) dell'Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza

Se una donna dovesse scegliere dove trasferirsi dovrebbe puntare su Pescara, Firenze e Isernia. Sono queste infatti le tre città “Women Friendly” dove il gentil sesso può vivere meglio grazie ai servizi a misura di donna.

I tre comuni svettano nella classifica elaborata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza secondo l’indice IWF (Index Women Friendly) che tiene in considerazione 19 indicatori tra parametri economici e sociali che determinano la qualità della vita delle donne tra casa, famiglia e lavoro. Lo studio assegna un punteggio sulla base della presenza nelle varie città di servizi welfare legati alla sanità e gli asili, sicurezza, cultura, servizi alle persona, rete distributiva, tasso di occupazione e di disoccupazione femminile, imprese femminili e loro densità territoriale, rapporto tra nuove imprese femminili iscritte e quelle cessate.

Secondo l’analisi, a Pescara e a Firenze, prime nell’indice rispettivamente a 14,7 e 14,5 punti, le donne vivono, lavorano, si divertono, trovano servizi sociali e alla persona e accedono agli esercizi commerciali più facilmente. Scorrendo l’elenco subito dopo Isernia e Bolzano a parità di punteggio (14,0) e staccate di pochissimo, ci sono Milano e Teramo (13,9). Anche Monza e Brianza fa capolino tra le città “Women Friendly” nelle classifiche parziali che tengono conto solo degli indicatori economici.

Dopo Milano a detenere il primato della competitività femminile c’è Monza e Brianza seguita da Firenze, Roma e Prato mentre per i parametri sociali la Brianza è lontana (non figura tra i 30 comuni presenti) lasciando il posto a L’Aquila, Pescara, Isernia e Chieti.

I dati elaborati dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza sono stati anche lo spunto per un dibattito sulle tematiche legate all’imprenditoria femminile e le opportunità per le quote rose durante l’incontro “Impresa femminile oggi: un’agenda per il futuro” all’interno del Padiglione Italia ad Expo.

“L’iniziativa trova in Expo, come simbolo di una stagione di rinascita, la sua collocazione ideale. È il momento di far ripartire il Paese e proprio le donne, come ha messo in luce We Women for Expo, diventano il motore di cambiamento – ha dichiarato Mina Pirovano Presidente del Coordinamento Regionale dei Comitati per l’Imprenditoria femminile Lombardi e del Comitato della Camera di commercio di Monza e Brianza – Il nostro scopo è quello di definire un’agenda per il futuro con le priorità da affrontare per tutte le donne che, oggi, in Italia devono dividersi tra lavoro, vita privata e impegno pubblico. E ci auguriamo davvero che a partire da questo “laboratorio di idee” si possano gettare le basi per superare le grandi sfide dell’accesso al credito, della conciliazione, delle pari opportunità, dell’innovazione, sostenendo la crescita dell’imprenditoria femminile in Italia”.

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