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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

L’economia monzese torna a crescere

A Monza e Brianza il settore più in difficoltà è quello dei servizi. In crescita il manifatturiero. I numeri e le ripercussioni sul lavoro della crisi innestata dal covid

La crisi del covid, le pesanti perdite e ora - finalmente - prospettive di crescita. A fotografare la situazione dell’economia di Monza e Brianza, Milano e Lodi è la Camera di Commercio. Secondo i dati resi noti emersi in occasione dell’evento “Ripensare Milano oltre il 2020” dedicato alla presentazione del rapporto annuale “Milano Produttiva”, realizzato dal Servizio Studi Statistica e Programmazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, il sistema delle imprese trasmette i primi segnali di fiducia, facendo registrare un recupero significativo nel primo semestre del 2021 con 16.994 nuove imprese iscritte a Milano Monza Brianza Lodi. Complessivamente nel territorio di Milano Monza Brianza Lodi a fine giugno sono 389.651 le imprese attive in crescita dell’1,6% rispetto a giugno 2020.

“L’economia milanese, nel 2020, è stata particolarmente colpita dalla crisi Covid, con una perdita del PIL di oltre il 10%. Ora abbiamo l’opportunità di ripartire anche grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destinate a Milano, da investire in maniera strategica in infrastrutture materiali ed immateriali e nello sviluppo del territorio e delle imprese” ha spiegato il presidente Carlo Sangalli.

Prospettive incoraggianti anche dalle previsioni sul valore aggiunto che indicano per il 2021 una crescita pari al 5,3% per Milano, al +5,8% per Monza Brianza e +5,2% per Lodi. Scenario di ripresa, soprattutto per il capoluogo lombardo che l’anno scorso ha pagato un prezzo alto alla pandemia, perdendo 16 miliardi di euro di valore aggiunto, registrando un calo di -10,1% rispetto al 2019. Il sistema imprenditoriale nel 2020 Il 2020 è un anno difficile da interpretare per l’andamento delle imprese del territorio di Milano Monza Brianza Lodi. Infatti, nonostante la pandemia, il saldo tra iscrizioni e cessazioni risulta positivo (+4.404 unità), sebbene in netto peggioramento sul dato 2019 (+6.725).

Al 30 giugno 2021, i dati evidenziano un sistema imprenditoriale in ripartenza: le nuove iscrizioni sono 16.994, pari al +37,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (12.370), attestandosi quasi ai livelli pre-covid del primo semestre 2019 (17.313, -319 in valori assoluti). Andamento positivo che si riflette sul saldo della nati-mortalità: nel primo semestre 2021 è pari a +5.050 imprese (con il contributo determinante di Milano, +4.119), in netto recupero rispetto al risultato negativo del primo semestre del 2020 (-80). Risultati che attestano il tasso di crescita del 1° semestre 2021 a +1,08%, contro -0,02% dei primi sei mesi del 2020 e allo +0,54% del primo semestre 2019. Sul piano settoriale, al 30 giugno 2021, nell'area di Milano Monza Brianza Lodi si osserva una buona crescita delle imprese dei servizi (+2,8%) da sempre settore trainante nel nostro territorio. Anche il commercio torna in terreno positivo (+0,3%) dopo lo stop del 2020, mentre rimane in sofferenza l'industria manifatturiera (-2,6%). Continua e si rafforza il trend espansivo delle imprese di costruzione (+2,5%). Fra le imprese che registrano le migliori performance le start up innovative che sono cresciute del 10,4% rispetto a luglio 2020, confermando il primato italiano di Milano come terreno fertile per lo sviluppo di questa tipologia di aziende.

A Monza e Brianza in difficoltà il settore dei servizi

Le indagini congiunturali del 2020 evidenziano uno scenario complessivo di grande difficoltà, anche se con differenze sostanziali nelle performance territoriali e settoriali. Milano è stata l’area più colpita dagli effetti indotti dalla crisi Covid, con profonde cadute rispetto ai dati 2019 della produzione industriale (-9,5%) e del fatturato nei comparti dei servizi (-13,3%) e del commercio (-11,8%). In posizione intermedia si colloca invece l’area di Monza Brianza, dove il settore più in difficoltà è quello dei servizi (-10,9%), seguito dai comparti dell’industria (-7,9%) e del commercio (-4,6%). Lodi registra una significativa flessione per i servizi (-8,5%) e perdite più circoscritte per l’industria manifatturiera (-3,3%) e il commercio (-1,3%).

Cresce il settore manufatturiero

Nel primo trimestre 2021 si osserva un deciso cambio di passo per l’industria manifatturiera, con la produzione che ha ripreso a crescere in tutti i territori: +6,8% a Milano, +7,4% a Monza Brianza, +7,8% a Lodi. Risultano ancora forti, invece, gli effetti del lockdown sul terziario. Milano registra una pesante flessione del fatturato per il commercio (-6,9%) e un arretramento di quello dei servizi (-1,7%). A Monza Brianza entrambi i comparti mostrano una stagnazione sostanziale del fatturato con +0,5% per il commercio e +0,2% per i servizi. A Lodi, all’incremento del fatturato del commercio (+4,6%) si contrappone la contrazione registrata dai servizi (-0,5%).

Lavoro e occupazione

Nonostante le politiche di sostegno al mondo del lavoro, gli effetti della crisi si sentono anche sull’occupazione, che a fine 2020 risulta in calo rispetto all’anno precedente: a Milano dell’1,3%, a Monza Brianza dell’0,7%, mentre a Lodi registra +1%. Complessivamente il territorio delle tre province registra un calo del -1,1% degli occupati, più attenuato rispetto al -1,7% della Lombardia e al -2% dell’Italia. Inoltre in controtendenza rispetto al dato nazionale, che vede nel mondo del lavoro la componente femminile più penalizzata (-2,5% il calo delle occupate nel 2020 rispetto al -1,5% maschile), nel territorio di Milano Monza Brianza Lodi (soprattutto per effetto degli andamenti della Brianza e del Lodigiano) il dato delle donne occupate rimane stabile (+0,1%) rispetto a quello degli uomini (-2,1%). Nel 2020 i tassi di occupazione peggiorano rispetto al 2019 in tutte e tre le province, con Milano al 68,7%, Monza 68%, Lodi 65,8%, rimanendo comunque di gran lunga migliori rispetto al dato nazionale (58,1%).

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