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Economia

2020 nero per imprese e occupazione: in Lombardia bruciati 77 mila posti di lavoro

Per il 2021 si attende una ripresa

Pil lombardo in picchiata, occupazione pure. Le cifre fornite dalla Cna Lombardia sono impietose e colgono tutto il dramma dovuto alla crisi del covid e delle relative restrizioni sanitarie. Tuttavia il 2021 potrebbe essere già un anno di (parziale) ripresa. Secondo i dati forniti, elaborati dal centro studi Sintesi, il Pil della Lombardia nel 2020 è diminuito del 9,4%. I consumi dell'11,3% e gli investimenti del 9,1%. Per quanto riguarda i settori specifici, il manifatturiero scende del 10,2%, resiste l'agroalimentare con un +1,3%. 

I posti di lavoro sono calati di 77 mila unità, pari a -1,7% rispetto al 2019. Anche l'export dalla Lombardia è negativo nel 2020 (-13,5 miliardi) pur con segnali di ripresa nell'ultimo trimestre e una crescita del 13,6% prevista per il 2021. Come si diceva, le speranze di miglioramento sono parecchie, contando anche sul fatto che il 2021 non ha attraversato un "lockdown duro" come il 2020, con il blocco delle attività produttive. In particolare, il Pil lombardo nel 2021 dovrebbe rialzarsi del 5% rispetto al 2020, non riuscendo però a recuperare tutto il terreno perduto. 

Il numero di imprese attive a marzo 2021 risulta più o meno agli stessi livelli di dicembre 2019, ma durante il periodo di pandemia si sono ridotte le imprese in alcuni settori tra cui il commercio-turismo (4 mila unità in meno) e il manifatturiero (3 mila unità in meno). Le imprese si muovono infine sempre di più sul fronte della transizione ecologica, a partire dalla fornitura di energia green fino al ciclo rifiuti, ma anche il noleggio di automobili elettriche e la rigenerazine dei computer. 

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