Monza e la Brianza? Sono la "Mecca" dei pensionati
Secondo l'Inps, sono cresciuti di 1178 unità in un solo anno. Per pagare tutte le 262.935 pensioni sono necessari 3,15 miliardi di euro
MONZA – Siamo quasi 850mila. La sorpresa è che 170mila di noi sono pensionati. Sono ormai uno ogni cinque i brianzoli a libro paga dell’Inps. Un problema serio anche in una terra ricca di risorse e di lavoro come la provincia di Monza. A rivelare il nostro status di «mecca dei pensionati» sono i dati dell’Inps Brianza, rielaborati dall’Ufficio Statistica del Comune di Monza.
IN AUMENTO - Solo nel 2012 i pensionati che vivono in uno dei 55 comuni briantei hanno fatto un balzo in avanti di 1.178 unità. Il loro peso sulle casse dell’istituto di previdenza – quindi sui lavoratori – è sempre più alto. E poco importa che la somma da pagare sia calata. Prova (non necessaria) del fatto che le pensioni si assottigliano sempre di più.
PENSIONI D'ORO? - Secondo la ricerca dell’Inps, i pensionati brianzoli se la passano, se non bene, almeno discretamente. L’assegno medio pro capite è di 1224,32 euro. Ma si sa che le medie non descrivono quasi mai la realtà della vita di ogni giorno.
Così, scartabellando tra il lungo elenco dei pensionati, si scopre che non tutti i "clienti" dell’Inps sono anziani. Ci sono anche circa 100mila tra ammalati e invalidi che percepiscono pensioni sociali, di reversibilità o di accompagnamento (in media 673 euro a testa). Tra queste, oltre 50mila sono però pensioni di reversibilità.