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Monza, nei cda le donne sono solo il 12%

Solo una donna su dieci nei board delle medie imprese lombarde. E' quanto emerge da un'indagine sulle aziende con fatturato tra i 30 e i 500 milioni di euro

Monza, città poco rosa. Almeno per il business. Un'indagine dell'ufficio studi della Ria & Partners (su dati AIDA - Bureau Van Dijk)  ha analizzato la presenza femminile tra i componenti dei consigli di amministrazione delle medie imprese lombarde con fatturato compreso tra i 30 e i 500 milioni di euro. Sconfortanti i risultati. A livello mondiale il paese che vanta la più alta presenza di donne-dirigenti è la Thailandia, con il 42%. Mediamente la presenza femminile in Lombardia è del 12%. Filtrando i risultati per classi di fatturato, emerge che il segmento delle aziende con fatturato compreso tra i 30 e i 100 milioni di euro è quello in cui la presenza femminile è maggiore, peraltro con un poco lusinghiero 13%.

Ma che ruoli rivestono le donne nei cda delle aziende?  La maggior parte stando ai risultati dello studio  è vice-presidente (il 17%), mentre il 14% è consigliere delegato e il 13% è consigliere semplice. Più o meno, un rapporto di uno a dieci.

La provincia  più "virtuosa" in questa speciale classifica è quella di Mantova, con una presenza del 18%, seguita da Lecco (17%), Cremona, Sondrio e Varese (16%), Como (15%), Brescia (14%), Lodi (13%) Bergamo (12%), Milano e Monza e Brianza (12 %). Maglia nera a Pavia: in città le donne nei consigli di amministrazione sono solamente il 9%.

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