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Martedì, 19 Marzo 2024
Lavoro e assunzioni

Assunzioni, si cercano 30 persone per lavorare in Regione e nei comuni lombardi

E' il primo concorso aggregato promosso da Palazzo Lombardia e ANCI: si cercano esperti in ricerca fondi e management finanziario per rispondere alle sfide del PNRR e delle risorse europee

Regione Lombardia e ANCi cercano esperti da assumere nell'ambito di un bando innovativo. Si tratta del primo concorso aggregato promosso da Palazzo Lombardia e ANCI per la ricerca di esperti in ricerca fondi e management finanziario per rispondere alle sfide del PNRR e delle risorse europee.

Il bando è stato pubblicato sul Burl di Regione Lombardia e presto lo sarà anche sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana: si tratta di una selezione per 30 figure esperte in ricerca fondi nazionali ed europei, partnership pubblico-private, programmazione e gestione finanziaria, da impiegare in parte in Regione Lombardia e in parte in 12 comuni lombardi. Il bando sarà aperto fino alla fine di giugno e il concorso si terrà su una innovativa piattaforma tecnologica messa a punto nell’ambito del progetto “Energie in comune. Innovazione sociale e nuovo personale nella PA”, promosso dalla Regione e dall’associazione dei comuni lombardi e finanziato con risorse del Fondo sociale europeo (FSE) per aiutare i Comuni lombardi ad aprire le porte all’innovazione e alla semplificazione nelle procedure di selezione e reclutamento del personale.

Le assunzioni

I vincitori saranno assunti a tempo pieno e indeterminato e inquadrati nella categoria D, parametro economico D1 e con profilo professionale di specialista di area economica - organizzativa. 15 figure saranno assunte direttamente dai 12 comuni aderenti al progetto che hanno sottoscritto un’apposita convenzione con Palazzo Lombardia e 15 dalla Giunta regionale lombarda. I 12 comuni partecipanti al bando per il concorso aggregato fanno parte del gruppo di Enti locali pilota (più di 50) che hanno aderito al progetto Energie in comune e che hanno contribuito a individuare, durante un percorso di formazione e laboratoriale organizzato dai promotori, le caratteristiche delle figure professionali ritenute più utili alla pubblica amministrazione in questa fase post pandemica, caratterizzata da un cospicuo pacchetto di risorse provenienti soprattutto ma non solo dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e dalla nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027. I candidati in possesso di una laurea triennale o magistrale, dovranno possedere elevate conoscenze plurispecialistiche (materie economiche, giuridiche, sociali) e un’esperienza pluriennale.

L’incarico sarà di tipo tecnico gestionale o direttivo con responsabilità di risultati relativi ad importanti e diversi processi amministrativi. I problemi da affrontare saranno ad elevata complessità così come le relazioni organizzative interne e tra unità organizzative diverse da quella di appartenenza, o con altre istituzioni. L’attività sarà finalizzata all’attuazione di progetti operativi e atti di programmazione, istruttoria e di intervento anche in questo caso ad elevata complessità e richiederà la responsabilità dell'attività direttamente svolta, delle istruzioni impartite, nonché del conseguimento degli obiettivi assegnati.

I requisiti

Ai candidati è richiesta anche una buona conoscenza dei partenariati pubblici-privati (PPP), delle attività di progettazione e rendicontazione su bandi nazionali, regionali e locali e di rendicontazione dei progetti europei. Sono richieste anche conoscenze nell’ambito della “finanza di progetto” e dei processi, delle procedure e dei sistemi ICT applicativi e utilizzo di sistemi operativi e di programmi informatici per operazioni di aggiornamento dati, di integrazione e di elaborazione testi.

“E’ il primo concorso test aggregato che si svolge in Lombardia - spiega Egidio Longoni, vicesegretario di ANCI Lombardia e project manager di Energie in comune - in cui si cercano candidati che sappiano affrontare e risolvere problemi ricorrendo non solo a conoscenze e competenze ma anche alle loro abilità. E’ un importante primo passo a cui ne seguiranno altri per allargare il numero di enti locali coinvolti. L’obiettivo è sgravare i Comuni, soprattutto quelli più piccoli, dalle complesse procedure concorsuali e aiutarli a individuare professionisti sempre più in grado di superare le rigidità burocratiche che caratterizzano ancora le amministrazioni locali e che in molti casi impediscono di cogliere le tante opportunità oggi finalmente disponibili”. 

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