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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia e caro energia

Pacchetto Energia, quasi 10 milioni per le imprese e il commercio

La misura prevede un contributo a fondo perduto al 50% fino a 30.000 euro - a fronte di un investimento minimo di 4.000 euro - per la sostituzione di macchinari, attrezzature, impianti di condizionamento e illuminazione, l’installazione di sistemi fotovoltaici

Sostegni a commercianti, imprese e agli impianti sportivi. Regione Lombardia ha messo a punto un nuovo 'pacchetto' energetico da 64 milioni di euro (9,6 milioni per il 'piccolo commercio'; 22,3 milioni per gli artigiani; 32 milioni per gli impianti sportivi) varato su iniziativa dell'assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi per sostenere gli investimenti del settore.

Gli investimenti

Per l'efficientamento energetico delle micro e piccole imprese lombarde operanti nel commercio, nella ristorazione e nei servizi, iscritte nel Registro delle imprese da almeno 12 mesi, RRegione Lombardia ha deciso di stanziare 9,6 milioni di euro all’interno del “Pacchetto energia”. La misura prevede un contributo a fondo perduto al 50% fino a 30.000 euro - a fronte di un investimento minimo di 4.000 euro - per la sostituzione di macchinari, attrezzature, impianti di condizionamento e illuminazione, l’installazione di sistemi fotovoltaici e diversi altri interventi."Un ulteriore passo avanti verso modelli di sostenibilità – rileva Confcommercio Lombardia - già da tempo realtà per il terziario lombardo e verso i quali anche i consumatori sono sempre più sensibili, in particolar modo dopo la crisi pandemica".

“Investire sulla sostenibilità – commenta il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti -significa abbattere costi, innovare i modelli di business, migliorare la propria capacità di stare sul mercato, modernizzare look e design di ristoranti e negozi. In sostanza essere più attrattivi, con maggiori risparmi e più attenzione all'ambiente".

 La misura di Regione Lombardia rappresenta, inoltre, un importante beneficio per le imprese che, dopo le difficoltà della pandemia, stanno ora affrontando quelle legate ai rincari dovuti alle tensioni internazionali, con costi lievitati per energia (bar +100%; ristoranti + 73%; negozi non alimentari +40%) e materie prime, che rischiano di vanificare la ripresa conquistata con fatica.

“Negli ultimi tempi abbiamo evidenziato il pericolo di come la ripresa nel terziario fosse frenata dai costi schizzati in alto dell'energia e del gas - aggiunge Massoletti - Il provvedimento voluto dall'assessore Guidesi è un importante segno di attenzione verso il mondo del terziario che va nella direzione di supportare con atti concreti tutte quelle attività duramente colpite dai rincari, in particolar modo dell’energia che rappresenta una quota significativa dei costi di gestione rispetto alle complessive voci di spesa a bilancio delle imprese”.

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