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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La protesta

I lavoratori brianzoli che protestano distribuendo panini con prosciutto e mortadella

Rischiano di perdere il posto di lavoro, proprio alla vigilia di Natale

Per Natale rischiano di trovarsi sotto l'albero la lettera di licenziamento. E per scongiurare questa situazione sono scesi anche in piazza, non solo per protestare ma anche per distribuire gratuitamente panini con prosciutto e con mortadella. Erano 160 i dipendenti dell'azienda Vismara di Casantevo, alle porte di Monza, che nella mattinata di giovedì 22 dicembre hanno protestato a Milano in piazza della Scala. 

Durante la manifestazione, alla quale hanno preso parte anche dipendenti della Ferrarini che ha acquistato l'azienda, i lavoratori hanno letto una lettera per spiegare le motivazioni della protesta e per chiedere alla banca ed agli organi competenti di rivedere le richieste e di sospendere atti e decreti ingiuntivi.  Una delegazione, inoltre, si è spostata sotto la sede di Intesa San Paolo in via Verdi e un’altra di fronte alla prefettura.

E mentre manifestavano hanno distribuito ai passanti 1.000 panini con prosciutto e mortadella, per sensibilizzarli sulla loro vicenda. Già un anno fa i dipendenti di Vismara avevano manifestato insieme ai colleghi della Ferrarini contro la richiesta della banca della messa all’asta della sede di Ferrarini a Reggio Emilia. L’iniziativa di oggi si inserisce nella più ampia vicenda del concordato preventivo, iniziato con la domanda della capogruppo Ferrarini nel 2018, e concluso con l’omologa definitiva del concordato Vismara nell’ottobre 2021.

"La nostra azienda ha fatto domanda di concordato preventivo a luglio 2018, e dopo un iter concordatario particolarmente travagliato a causa delle azioni di disturbo create da elementi/ società esterne, ad ottobre 2021 è finalmente arrivata l’omologa definitiva - si legge nel documento ufficiale distribuito durante la manifestazione -.  Se Vismara non farà fronte a quanto richiesto entro il 24 dicembre, vigilia di Natale, inizierà una procedura fallimentare che porterà alla perdita dei posti di lavoro per tutti noi. L'unico interesse di noi lavoratori è il mantenimento di tutti i nostri posti di lavoro e la salvaguardia della nostra azienda che abbiamo difeso in tutti questi anni di procedura concordataria". 

L'istituto bancario ha quindi diffuso, nel tardo pomeriggio del 22 dicembre, una breve nota: “Intesa Sanpaolo a seguito delle comunicazioni rilasciate alla stampa dai dipendenti della Vismara - si legge -, a valle della manifestazione organizzata oggi a Milano, tiene a precisare che i crediti della Banca nei confronti di Vismara sono stati riconosciuti interamente esistenti in via cautelare, istruttoria e monitoria da 13 provvedimenti giudiziari dei Tribunali di Reggio Emilia (10 provvedimenti), Treviso (1), Venezia (1) e Lecco (1 decreto ingiuntivo); la Banca, pur avendo ottenuto il decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo nei confronti di Vismara, non ha avviato alcuna azione esecutiva contro la società, pur avendone diritto, e ha anzi dichiarato nella causa pendente che non agirà fino a che il Tribunale di Lecco non avrà deciso l’istanza di sospensione di Vismara; il 21 dicembre 2022 il Tribunale di Lecco non ha deciso l’istanza di sospensione presentata da Vismara ma ha fissato l’udienza di discussione proprio in quanto la dichiarazione di Intesa Sanpaolo esclude, fino alla sua decisione, qualsiasi pericolo di danno nei confronti di Vismara e dei suoi stakeholders, compresi i dipendenti; per quanto noto alla Banca, non risultano depositate istanze di fallimento o di liquidazione giudiziale di Vismara e il giudice non può, per legge, procedere d’ufficio”.

Articolo aggiornato venerdì 23 dicembre alle 7.53

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