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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Tari 2021: pochi i Comuni della Brianza in (serio) aiuto delle imprese

Emerge da un'indagine condotta dalla Confcommercio Milano, Lodi, Monza Brianza

Azzeramento o sensibili riduzioni della Tari alle imprese? In molti Comuni è solo un miraggio. Nella provincia di Monza e Brianza sono solo quattro i Comuni che hanno adottato provvedimenti rilevanti per sgravare le imprese da questo balzello. Anche in questo secondo anno di emergenza sanitaria.

Questo quanto emerge da un’indagine condotta da Confcommercio Milano, Lodi, Monza Brianza.

Per molti Comuni l’azzeramento (o anche solo la riduzione) della tassa rifiuti per questo ennesimo anno di emergenza sanitaria è un’impresa. Purtroppo impossibile. Elenco alla mano sono ancora tanti i Comuni (grandi e piccoli) che non sono riusciti a ridurre significativamente l’imposta sui rifiuti.

L’azzeramento della quota variabile della Tari in Brianza (secondo l'indagine di Confcommercio) è stato adottato solo da  Seregno (per il 2021 per molte categorie commerciali) e da Barlassina (per il 2021). Sempre in Brianza riduzioni significative a Cesano Maderno (85% sulla parte variabile), e a Meda (80% sull’intera tassa).

 A Milano, per l’intero 2021, è stata azzerata per le utenze non domestiche la parte variabile della Tari, la tassa rifiuti, con un risparmio di 36 milioni per le attività che producono maggiormente rifiuti.

“Un risultato molto importante che abbiamo fortemente voluto e ottenuto - sottolinea Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza  - l’incidenza della parte variabile sulla tariffa Tari supera ampiamente il 30% e per alcune categorie la riduzione,  quest’anno, della tassa si avvicinerà al 50%. Intervenire sulla tassa rifiuti è doveroso: riguarda tutti ed è solo un atto di giustizia non far pagare la Tari a chi di rifiuti, per i vari periodi di chiusure e lockdown, non ne ha prodotti”.

Ma quante Amministrazioni locali hanno seguito l’esempio di Milano? E quante non l’hanno fatto? Una risposta giunge dai riscontri delle Associazioni territoriali di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza che hanno riguardato 80 su 248 comuni presenti nel territorio della città metropolitana di Milano e delle province di Lodi e Monza Brianza; la maggior parte di questi Comuni ha una popolazione superiore a 5mila abitanti e annovera 113mila utenze non domestiche, pari al 70,1% di quelle attive nel territorio considerato (escluso il comune di Milano).

Dall’elaborazione dell’Ufficio Studi 14 Comuni hanno applicato agevolazioni o riduzioni della Tari di valore inferiore a quello suggerito dall’ Autorità di Regolazione Reti Energia Ambiente, 25 Comuni hanno invece applicato riduzioni in linea con l’indicazione suggerita e 26 comuni hanno applicato riduzioni più ampie. Di alcuni Comuni (15 su 80) non si hanno, invece, informazioni sufficienti a valutare l’entità della riduzione.

In definitiva solo il 32,6% degli 80 comuni presi in esame ha garantito uno sconto coerente al danno economico che la pandemia ha causato (in particolare per alcune categorie).

Ecco che cosa succede in Brianza:

Arcore riduzione del 35% sulla parte variabile Tari; Bernareggio riduzione del 10% a gran parte delle imprese colpite più un ulteriore 30% per le imprese che hanno avuto una riduzione di fatturato del 20% rispetto al periodo pre covid; Brugherio riduzione del 70% sulla parte variabile Tari per tutti i commercianti;  

Burago  sconto del 20/25% sulle tariffe Tari (anche le aree di mercato); Busnago stanziamento di 60mila euro, applicata scontistica Tari (palestre e discoteche non pagano nulla; esercizi non alimentari 3/12; artigiani 5/12; pubblici esercizi e alimentari in genere 5/12); Carate per l’esercizio 2021 non è ancora stato ufficializzato nulla, ma è previsto un provvedimento. Per l’esercizio 2020 disposta una riduzione del 25% sulla parte variabile Tari per le attività sospese (con verifica codice Ateco) e per quelle non sospese, ma con una riduzione del fatturato di almeno il 50% nel primo semestre 2020 rispetto al 2019;

Concorezzo la riduzione della Tari del 25% per l’esercizio 2020 e 2021 (fino al 50% per gli alberghi) e riduzione del 25% per le attività in difficoltà economica; Cornate posticipate le scadenze Tari (acconto il 15 ottobre, saldo il 31 dicembre 2021); Desio riduzione del 25% sulla parte variabile della Tari per le utenze non domestiche; Giussano riduzione del 50% della parte variabile Tari per l’esercizio 2021;

Lentate sul Seveso riduzione del 43% sulla parte variabile Tari per l’esercizio 2021; Limbiate riduzione del 25% sulla parte variabile Tari per l’esercizio 2021; Lissone verrà applicata una riduzione del 35% sulla Tari per tutte le attività che, a vario titolo, hanno sofferto per la pandemia; Mezzago Riduzioni della Tari commisurate al tipo di attività e al periodo di chiusura, ma non è ancora nota la percentuale di agevolazione;

Monza riduzione del 20% sulla parte variabile della Tari solo per gli esercizi chiusi durante i periodi di lockdown; Seveso riduzione del 55% sulla parte fissa Tari per l’esercizio 2021; Sovico per l’esercizio 2021 riduzioni dal 25 al 55% della Tari per alcune categorie di utenze, per l’esercizio 2020 disposta una riduzione parametrata a 2 mesi estivi del 16,60% ; Sulbiate posticipate le scadenze: acconto il 30 settembre, saldo il 2 dicembre 2021; Usmate Velate sgravi Tari fino al 45% (stanziamento di 77mila euro); Vimercate stanziamento di 250mila euro per ridurre la Tari alle imprese; riduzione del 25% alle sole attività che hanno chiuso.

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