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Micron, l'azienda non ritira i licenziamenti: nuovo sciopero

Durisssimo Alberta (Fim): "Ci propongono la ricollocazione di 70 persone a Singapore e negli Usa, inaccettabile"

Si prospetta un nuovo sciopero per i lavoratori della Micron: sembra fallito il tentativo di scongiurare i licenziamenti. Nicola Alberta (Fim Lombardia e coordinatore nazionale della vertenza) riferisce infatti che, all'incontro con i vertici aziendali al ministero dello sviluppo, il vicepresidente Brian Henretty, se da un lato ha ribadito che in due anni la multinazionale investirà 20 milioni di dollari in Italia, dall'altro non intende cedere sulla riduzione del personale.

La mobilità riguarda 419 persone: l'azienda si è detta disponibile a ricollocarne 70 tra gli Stati Uniti e Singapore e a ricorrere ad ammortizzatori sociali. Ma per Alberta non è sufficiente: "Il ritiro dei licenziamenti è prioritario", afferma. "L'azienda deve darci risposte che salvaguardino tutti i lavoratori". Inoltre il piano d'investimenti, per la Fim, rimane troppo vago.

Il 19 marzo il prossimo incontro, in occasione del quale i sindacati hanno proclamato uno sciopero di otto ore.

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