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Economia

I sogni più forti della crisi: un lombardo su due realizza i propri desideri

L'indagine della Camera di Commercio di Monza e Brianza rivela come il 50% delle famiglie non ha rnunciato a i propri progetti a causa della crisi. A Monza il dato si abbassa e il sogno mancato è l'acquisto della casa

E’ davvero povero chi non sogna.

A dimostrare quanto sia vero questo detto sono i dati.

E’ proprio con i sogni e realizzando i propri progetti che i lombardi, secondo uno studio della Camera di Commercio di Monza e Brianza, vincono la crisi. Per il 50% delle famiglie la critica congiuntura economica non ha inciso sulla realizzazione dei propri sogni.

Dai dati riportati nell’indagine “Famiglie e fiducia. Monza e Brianza, Lombardia”, realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza in collaborazione con DigiCamere emerge come la “wish list” delle famiglie brianzole sia stata la più sacrificata. Mentre un lombardo su due vede esauditi i desideri legati al proprio nucleo familiare la situazione delle famiglie di Monza e Brianza è diversa.

Qui infatti la media regionale si abbassa al 41% e tra i desideri più sacrificati o rimandati dalle famiglie brianzole ci sono le uscite a cena al ristorante, il cinema e il teatro e ancora le ristrutturazioni domestico o l’acquisto di una nuova abitazione (15%).

La crisi non ha intaccato invece i desideri legati all’acquisto di una nuova automobile a cui hanno dovuto rinunciare solo il 6% delle famiglie o ancora l’educazione e la formazione dei figli investendo su corsi di lingua e viaggi all’estero.

A dover rinunciare ai propri sogni sono soprattutto i giovani: il 38% degli adulti tra i 18 e i 38 anni infatti ha ammesso che la crisi non ha inciso sui propri progetti mentre salendo con l’età il dato si alza fino ad arrivare al 78% di soddisfazione tra gli anziani con più di 65 anni di età.

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