Lombardia, ecco i soldi: già pagati "ristori" per oltre 22 milioni (e ora tocca alle partite Iva)
La Regione ha erogato 1 milione e 667mila euro per le aziende di Monza e della Brianza
Domande ricevute e verificate. Bonifici fatti. Regione Lombardia ha fatto sapere martedì di aver già processato 15mila domande per "l'avviso 1 di Si Lombardia", il pacchetto di aiuti che rientra nel piano ‘Rilancio Lombardia’ con una serie di contributi che il Pirellone ha "destinato ad integrazione degli insufficienti ristori statali a favore delle microimprese e dei lavoratori autonomi senza Partita Iva esclusi dagli stessi dl ristori del Governo".
"In base agli ultimi dati disponibili - si legge in una nota del Pirellone - ammontano a 22.375.500 di euro gli indennizzi già inviati via bonifico bancario ai soggetti beneficiari". La prima tranche ha riguardato "microimprese con specifici codici Ateco", mentre "per le partite Iva individuali, i cosiddetti lavoratori autonomi, i relativi bandi si apriranno l’11 gennaio per concludersi il 15 gennaio".
Monza e la Brianza hanno ricevuto 1 milione e 667mila euro, gli aiuti sono stati chiesti principalmnete dal settore "trasporti persone". Mercoledì si chiude invece "l’avviso 1 bis, che ha coinvolto microimprese con altri codici Ateco relativi a filiere produttive che maggiormente stanno soffrendo la crisi economica causata dalla pandemia del covid, per le quali i ristori governativi risultano evidentemente insufficienti".
"I dati dei pagamenti già effettuati - ha sottolineato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana - confermano che stiamo lavorando in maniera efficiente per mantenere gli impegni assunti. In 5 giorni lavorativi la nostra piattaforma ha consentito l’ordinata presentazione di quasi 20 mila domande: abbiamo evitato la solita procedura a sportello, con le caratteristiche nefaste del click day, e nessuna domanda presentata correttamente è stata rifiutata".
"Voglio evidenziare – ha continuato il governatore – che non abbiamo chiesto di allegare alcuna documentazione relativa a dati già in possesso anche di altre amministrazioni, con cui stiamo stipulando accordi di condivisione delle relative banche dati per fare i controlli successivamente all’erogazione dei sussidi".