"Buio", lo spettacolo al Teatro Binario 7
Camille è una ragazza francese di 16 anni: intelligente, determinata, sportiva, con un’innata sensibilità per le ingiustizie sociali. Amal è una ragazza jihadista di 16 anni, una bambina in grembo, due volte vedova. Quello che forse non è facile capire è che Camille e Amal sono la stessa persona.
Irretita sul web, Camille si converte alla religione musulmana, appoggia l’integralismo islamico e fugge in Siria, alla volta del paradiso che le era stato raccontato attraverso i social network gestiti dalla propaganda jihadista. Ma una volta in Siria deve fare i conti con la guerra vera, i bombardamenti e la violenza. Solo per amore della bambina che ha in grembo, decide di fuggire e tornare in Francia ed affrontare il difficile reinserimento.
Ma non c’è solo lei in questa trasformazione. La sua conversione, la sua fuga, il suo ritorno hanno lasciato segni indelebili sulle persone che le sono sempre stata accanto: la madre, la sorella e gli amici più stretti che raccontano, a loro volta, il loro punto di vista. Quello su cui non restano dubbi, nemmeno in Amal, senza giudizi di tipo religioso né moralistico, è il riconoscimento della forza della vita sulla morte, dell’amore sulla violenza.