Giornate Fai di Primavera: cosa visitare a Monza
Giornate Fai di Primavera. Appuntamento anche a Monza sabato 15 e domenica 16 maggio 2021.
Le aperture previste a Monza
Giardini Reali: in collaborazione con la Reggia di Monza, durante la visita i volontari presenteranno le meraviglie artistiche, architettoniche e naturali dei Giardini della Villa Reale. Il percorso - della durata di un’ora circa - permetterà al visitatore di spostarsi facilmente fra i numerosi punti d’interesse dei giardini.
Serrone, Rotonda e serre degli agrumi antichi. La visita si comporrà di due parti: dapprima si ammirerà dall’esterno il Serrone, attraversando il roseto. Se ne illustreranno origine e funzione storica e a piccoli gruppi si potrà entrare nella Rotonda per ammirare gli affreschi di Andrea Appiani. Si passerà quindi dall’altro lato della corte d’onore della Villa, dove verrà illustrata la storia degli agrumi e si mostrerà la collezione monzese finora ricreata in base alle informazioni contenute nel catalogo (Catalogus plantarum horti regii modoetiensis) del 1825 a opera del giardiniere e botanico Giovan Battista Rossi, allora Direttore dei regi giardini e vivai. Verranno illustrate in dettaglio alcune varietà rare.
Duomo di Monza, facciata restaurata: grazie alla sensibilità dell’arciprete, Monsignor Silvano Provasi e alla collaborazione con il Duomo, la visita permetterà di scoprire le complesse vicende che si celano dietro all’aspetto attuale della facciata: verrà illustrato da vicino il recente restauro, attraverso la spiegazione delle metodologie che lo hanno reso così innovativo. Non è prevista una visita all'interno della basilica. Si consiglia di portare con sè un binocolo per una migliore fruizione della visita. “Con grato apprezzamento accolgo la proposta del FAI di Monza di inserire tra le visite di Primavera la ‘contemplazione’ della facciata restaurata del nostro Duomo per meglio gustarne l’armonia globale nella sua cromaticità, che tenta di riportare il nostro sguardo a condividere, almeno in parte, quello che potevano ammirare i visitatori e fedeli dopo il restauro degli architetti Beltrami e Landriani. Penso però che potremo, con l’utilizzo di un buon cannocchiale, lasciarci stupire da alcuni particolari della facciata che, ripuliti e restaurati dal logorio del tempo, ci offrono la possibilità di meglio apprezzare la fantasia e l’originalità artistica di progettisti ed artigiani scultori.” – chiosa Monsignor Provasi – “Ci auguriamo di poter, al più presto, avere tra mano un volume che potrà meglio rivelarci i segreti, le tecniche e le scelte operative seguite nel restauro, per meglio leggere e comprendere, attraverso il contributo di storici, professionisti e operatori del restauro, quanto lavoro, passione e generosità abbiano permesso di offrire una nuova vita alla facciata del nostro meraviglioso Duomo”.
Santuario Santa Maria delle Grazie: durante la visita verrà raccontato come l’intreccio di devozione popolare, istituzioni politiche e religiose, tecniche produttive, sistemi legislativi ne abbia condizionato nei secoli la storia. I volontari del FAI racconteranno la storia del Convento e della Chiesa a partire dalla loro costruzione tra il 1463 e il 1467 per volere e con il contributo dei monzesi che volevano un convento francescano osservante sul loro territorio. Mostreranno il dipinto quattrocentesco dell’Annunciazione posto sopra l’altare, oggetto di grande venerazione. Racconteranno la storia del complesso che dal 1810, dopo la confisca francese e l'espulsione dei frati, ha vissuto più di un secolo di abbandono e degrado fino al 1930 quando, a seguito di una forte mobilitazione popolare, un decreto regio ne restituì il possesso ai Frati che lo ristrutturarono.
In collaborazione con il Duomo verranno aperte le porte della Chiesa di San Maurizio, aperta raramente, che sorge nel luogo dove nel 1298 aveva sede una delle 19 case Umiliate di Monza. Il percorso di visita alla Chiesa e ai suoi affreschi ci permetterà di far conoscere l’architetto Giacomo Antonio Quadrio e Carlo Innocenzo Carloni, uno degli artisti tardo barocchi più rinomati, ricercati e pagati. Avremo modo anche di ripercorrere la storia ricca e complessa di questo sito in cui dal 1298 si sono succedute varie istituzioni monastiche con forti e interessanti intrecci con la storia e la vita della città fino alla soppressione nel 1785. Accenneremo anche alle caratteristiche e all’evoluzione della clausura femminile nei secoli e alla figura di Marianna De Leyva, la Monaca di Monza dei Promessi Sposi, feudataria di Monza che ebbe ruoli importanti, attestati in documenti dell’epoca, conservati nell’Archivio storico della città.
Modalità di partecipazione
Prenotazione obbligatoria sul sito giornatefai.it
Orari per le visite: dalle 10 alle 18, partenza gruppi ogni mezz’ora. Unica eccezione: alla Chiesa di San Maurizio partenze ogni ora.
Tutti i visitatori potranno sostenere il FAI con una donazione libera - del valore minimo di 3 € - e potranno anche iscriversi al FAI online oppure nei diversi Beni aperti durante le 2 giornate previste. La donazione online consentirà inoltre di prenotare la propria visita.
Con la Protezione Civile di Monza è stato organizzato il percorso di accoglienza e di visita a senso unico dei visitatori nei 5 Beni. I volontari della Croce Rossa Italiana - Comitato di Monza, saranno presenti presso tutti i Beni per la rilevazione della temperatura di volontari e visitatori.