Giornate Fai di Primavera, cosa vedere a Monza e in Brianza
Il Duomo di Monza, la Cascina Cernuschi, il Posto Fisso dei Carabinieri a cavallo all’interno del Parco di Monza, l’Autodromo Nazionale come impianto sportivo e nella sua componente forestale, le Vetrate di Aligi Sassu nella sala consiliare del Comune di Giussano. Questi sono i luoghi e i beni culturali che apriranno le porte ai visitatori per la 31esima edizione delle Giornate Fai di primavera sabato 25 e domenica 26 marzo.
“La storia e l’evoluzione dell’Autodromo nell’anno del suo centenario. Il tesoro boschivo-naturale del Parco di Monza e le architetture storiche presenti al suo interno, tra cui la Cascina Cernuschi, sede del Posto Fisso dei Carabinieri a cavallo. I monumenti e le opere d’arte che esaltano radici spirituali e virtù civiche delle comunità locali, quali “lo splendore svelato” della facciata restaurata del Duomo di Monza e le vetrate artistiche di Aligi Sassu a Giussano. Questa ricchezza a più dimensioni del patrimonio culturale brianteo è il filo conduttore dei cinque percorsi proposti al pubblico dal Fai di Monza, per le Giornate Fai di Primavera, sabato 25 e domenica 26 marzo, grazie all’impegno e alla creatività di tanti volontari e alla partecipazione di enti pubblici, privati, ecclesiastici” spiega Elena Colombo, Capo Delegazione FAI Monza.
“Come amministratori pubblici dobbiamo un grande ringraziamento al Fai per l'organizzazione delle Giornate di Primavera" - spiega Arianna Bettin assessora alla Cultura e alla Villa e al Parco Reale del Comune di Monza. "E' l'esempio più concreto e reale di partenariato tra pubblico e privato per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e anche antropologico di tutte le infinite realtà di questo Paese. E in particolare di Monza dove quest' anno verranno raccontati e fatti visitare i tre simboli della città: il Duomo, il complesso monumentale della Reggia e l'Autodromo".
Giunto alla 31esima edizione, il grande evento nazionale a sostegno della raccolta fondi del FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano coinvolge quest’anno 400 città con l’obiettivo di promuovere la conoscenza di 750 luoghi e Beni culturali di straordinario valore, spesso poco valorizzati e inaccessibili. A Monza e a Giussano sono coinvolti 170 volontari impegnati per l’accoglienza e le visite culturali, insieme a 50 Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Leone Dehon di Monza (Liceo classico, Liceo delle Scienze Umane e Istituto Professionale dei Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale) e dell’Istituto Tecnico Martino Bassi di Seregno. Il programma per le Giornate di Primavera 2023 del Gruppo FAI Giovani e della Delegazione Fai di Monza prevede cinque itinerari.
Il Duomo di Monza
Un’esperienza di bellezza nel cuore pulsante di Monza. A chi passeggia nella piazza centrale della città la facciata del Duomo appare oggi nel suo ritrovato splendore grazie a un restauro particolarmente innovativo concluso nel settembre del 2020, svolto in collaborazione con il Politecnico di Milano e i maggiori professionisti del settore e preceduto da due anni di ricerche e sperimentazioni sul materiale lapideo di ben 13 varietà di pietre e marmi. Svelare i “segreti” di questa meraviglia è lo scopo della visita in occasione delle Giornate Fai, con una duplice prospettiva. Da una parte, illustrare la complessità degli interventi messi in atto per contrastare il logoramento nel tempo di strutture e materiali della facciata del Duomo; dall’altra, proporre una “lettura” avvincente di questo straordinario monumento nelle sue caratteristiche architettoniche, decorative e iconografiche. È una facciata “a vento”, più alta dell’edificio, e si presenta “a salienti”, che seguono verso l’alto la diversa altezza delle navate. Durante la visita racconteremo la storia del Duomo, un monumento cuore e simbolo della città, dedicato a San Giovanni Battista e fondato alla fine del VI secolo dalla regina Teodolinda.
→Iscrizioni in loco
La Cascina Cernuschi nel Parco di Monza e il posto fisso dei carabinieri a cavallo
In occasione delle Giornate Fai viene eccezionalmente aperta la Cascina Cernuschi, situata su viale Mirabello. È la sede del Posto Fisso dei Carabinieri a cavallo del Parco Monza, con funzioni di presidio e di rappresentanza, una delle tre attualmente presenti in Italia insieme al 4° Reggimento di Roma e alla Stazione di Foresta Burgos. La visita agli spazi della Caserma, nata nel periodo asburgico come stalla-fienile e poi riprogettata nel 1847, consente di conoscere congiuntamente la storia dell’edificio e le attività del reparto. Nella selleria sono esposte le selle e le bardature usate nell’attività ordinaria e per le parate, mentre nelle scuderie si possono ammirare anche i cavalli morelli, ognuno con una propria matricola, animali abituati ad affrontare le pattuglie in un parco cittadino. Scopriremo la funzione operativa dei Carabinieri a cavallo e la cura riservata ai cavalli “arruolati”: affiancano, infatti, la rappresentanza durante manifestazioni istituzionali, occasioni in cui l’abbigliamento del cavallo, come quello del militare in alta uniforme, si adegua dotandosi di particolari e pregiati ornamenti.
→Visita su prenotazione obbligatoria attraverso il sito giornatefai.it entro venerdì 24 marzo ore 14.
Autodromo Nazionale di Monz: dietro le quinte del circus
La magia dell’Autodromo raccontata nell’anno delle celebrazioni del centenario. Le Giornate FAI propongono una conoscenza in presa diretta dei luoghi esclusivi della Formula 1 e un viaggio nella storia dell’impianto monzese tra cultura, costume sociale e protagonisti dello sport. Realizzato nel 1922 in soli 110 giorni e terzo più antico nel mondo dopo Brooklands e Indianapolis, l’Autodromo è figlio di un’epoca segnata dal mito della corsa e dalla scoperta del tempo libero e dell’associazionismo sportivo come fenomeni di massa. La visita permetterà di conoscere le differenti modifiche al tracciato dell’Autodromo e l’affermarsi della sua leggenda come “tempio della velocità”. I visitatori saranno accompagnati negli spazi riservati agli addetti ai lavori. Qui si parlerà anche dei risultati di ricerche e sperimentazioni tecnologiche compiute al suo interno quali ad esempio il guardrail, il transponder che ha originato il telepass e l’asfalto drenante. → Prenotazioni attraverso il sito giornatefai.it oppure direttamente in loco
Autodromo Nazionale di Monza: oltre le corse, nel verde
Per le Giornate FAI proponiamo una passeggiata di due chilometri e mezzo durante la quale conosceremo i due volti dell’Autodromo e la loro interazione nel corso degli ultimi 100 anni. Da un lato, il Bosco Bello e l’area forestale con la sua pace e tranquillità. Dall’altro, il circuito con l’anello di alta velocità. Pochi metri separano due realtà di cui cercheremo di raccontare la storia, le storie, i protagonisti e le atmosfere. Tra di esse c’è il Serraglio dei Cervi, edificio in stile neogotico costruito a inizio Ottocento, un tempo utilizzato per l’allevamento di cervi, daini e capre americane, destinati ad essere messi in libertà per le battute di caccia, e oggi "trait d’union" tra questi due mondi che convivono da 100 anni. 3 Questa immersione tra boschi, prati e filari è un’occasione preziosa per conoscere gli interventi selvicolturali in corso per salvaguardare il patrimonio boschivo e naturale all’interno dell’Autodromo e per la sua fruizione in sicurezza da parte di tutti.
→ Prenotazioni attraverso il sito giornatefai.it oppure direttamente in loco
Le vetrate di Aligi Sassu
La sala consiliare del Comune di Giussano viene aperta al pubblico in occasione delle Giornate Fai per consentire la visione delle quattro magnifiche vetrate che la decorano. Un’opera unica tanto per le dimensioni (41 metri di lunghezza e 2,15 metri di altezza) quanto per i quattro racconti che si sviluppano per l’intero perimetro della sala. In un’esplosione di luce e colori sono celebrate conquiste civiche e meraviglie della conoscenza. Come la vittoria dei comuni della Lega Lombarda contro Federico Barbarossa nella battaglia di Legnano del 1176; la figura di Fra Giovanni da Giussano, teologo-architetto impegnato dal 1392 nel cantiere del Duomo di Milano; la mente prodigiosa del matematico Gabrio Piola nato nel 1794 a Milano e morto nel 1850 a Giussano; infine, il progresso dell’umanità dalla Preistoria alla conquista dello spazio. Le vetrate sono state progettate tra il 1990 e il 1994 dall’artista Aligi Sassu, che dal 1967 abitò per 15 anni a Monticello (a questa sua permanenza in Brianza si deve la presenza di numerose opere nei Comuni del nostro territorio). La messa in opera delle vetrate è stata effettuata dalla bottega di Tito Toneguzzo, maestro vetraio di Monza, con la tecnica delle “dalles de verre” (mattonelle di vetro lavorate a mano sia prima che dopo l’assemblaggio).
→ Prenotazioni attraverso il sito giornatefai.it oppure direttamente in loco
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