"Libertà rampanti" in scena al teatro Manzoni
"Libertà è una parola che segna con forza la nostra contemporaneità" - afferma Perrotta - "soprattutto dopo che la pandemia ancora in corso ci ha ricordato drammaticamente il senso delle parole segregazione, isolamento, costrizione, solitudine. Oggi, dopo anni di clausure più o meno stringenti, ognuno di noi vorrebbe essere “libero”. Questo desiderio profondo e ancestrale di libertà, però, si scontra - e da sempre - con la libertà dell’altro, di chi mi sta accanto, di chi mi abita di fronte, di chi ha idee diverse dalle mie. E allora è il momento di riparlare di libertà, di riflettere su quel passaggio delicato e fondamentale in cui la “mia” libertà diventa la “nostra” libertà".
Da queste riflessioni è nato Libertà rampanti, primo atto del nuovo progetto teatrale di Mario Perrotta (Penso che dovrei volare - 2022-24) che svilupperà attorno al concetto di libertà. In scena Perrotta sarà accompagnato dal teologo Vito Mancuso e dalla giornalista e critica di Repubblica Sara Chiappori, per un’indagine a tre voci tra letteratura, musica, teatro e filosofia: un affascinante percorso da Sofocle a Calvino, passando per le suggestioni di Sant’Agostino, Voltaire, Shakespeare, Dostoevskij, Morante, sulle tracce dei mutamenti che la parola libertà ha conosciuto nella storia della cultura occidentale.