Due secoli di ritratti femminili: la mostra al Must di Vimercate
Ritratti femminili che vanno da Mosè Bianchi a Joan Jonas. È la mostra che verrà ospitata al Must di Vimercate dal 14 dicembre al 19 aprile. 45 le opere esposte, per altrettante storie di donne e di artiste raccontate attraverso i linguaggi dell'arte: pittura, fotografia, video-installazione.
La mostra
"Contesse, poetesse, dive, madri, ma anche le artiste stesse trasformate per l’occasione in militari (uomini) e astronaute, sono quasi un fermo-immagine di un racconto sfaccettato e polimorfo, quelle dell'identità artistica del femminile nel presente e nel passato prossimo, sguardi d'artista (ma soprattutto di artiste) che creano rappresentazioni di donne ma anche modelli di stile o di comportamento in veloce metamorfosi", scrivono gli organizzatori.
La mostra prende le mosse da tre opere appartenenti alle collezioni museali del Must: il monumentale ritratto della contessa Elisabetta Sottocasa, dipinto da Mosè Bianchi nel 1874 e probabilmente il suo capolavoro, e due ritratti fotografici della stessa contessa. L'esposizione procede poi in un excursus cronologico che arriva fino ai nostri giorni, attraverso le diverse forme espressive di 42 opere d'arte tra fotografie, dipinti, videoinstallazioni. Da Florence Henri a Maria Mulas, da Cindy Sherman a Joan Jonas, questa mostra prende in considerazione alcune esperienze più o meno mainstream di interpretazione dell'immagine femminile e delle sue storie, fra sperimentazione e trasformazione, cui concorre anche l'immagine di moda, realizzata spesso dagli stessi artisti.