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Giovedì, 28 Marzo 2024
Mostre e cultura

"Stregherie", mostra alla Reggia di Monza

Fatti, scandali e verità sulle sovversive della storia. E' possibile visitarla fino al 26 febbraio

Una storia vecchia e nuova di streghe, tra conoscenze antiche, cerimonie nascoste, sacralità ed erotismo per raccontare una figura di donna rimossa dalla cultura e dalla vita. Stampe antiche da una collezione unica al mondo, con incisori dai toni cupi come Dürer o Goya e artisti dai colori morbidi come Delacroix, trattati maledetti cinquecenteschi, manifesti cinematografici originali a tema, amuleti, feticci e altri strumenti rituali provenienti dallo sperduto Museum of Witchcraft di Boscastle, in Cornovaglia. Dal 29 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023 il Belvedere della Villa Reale di Monza ospiterà Stregherie. Fatti, scandali e verità sulle sovversive della storia, a cura di Luca Scarlini.

La mostra, ideata e prodotta da Vertigo Syndrome, con il patrocinio del comune di Monza, espone una collezione di stampe antiche unica al mondo, che mette insieme i maggiori incisori ed artisti degli ultimi due secoli con straordinari illustratori anonimi dimenticati, presentando scene di malefici, torture, sabba osceni, crudi episodi di stregoneria ma anche scene luminose di streghe buone, zingare che guariscono bambini dalle malattie e simboli magici nascosti in quadri pastorali. Il visitatore inizierà la sua visita vivendo su di sé la forte esperienza di un vero processo per stregoneria tenuto da un tribunale medievale del 1539. “Si diventa streghe per affermare la propria personalità, per sfuggire alle botte di un marito manesco, per insoddisfazione di sé, per impulsi erotici, per odio verso i propri nemici, perché attratte dalla luna o dalla potenza delle piante” spiegano i curatori.

L’elenco delle opere racchiude circa cento incisioni originali antiche, scelte dal curatore Luca Scarlini all’interno della collezione Guglielmo Invernizzi. Sempre dalla collezione provengono alcuni trattati immancabili in un percorso dedicato alla stregoneria, come il Malleus Maleficiarum, il più consultato manuale sulla caccia alle streghe, nella pregiata edizione del XVI secolo, dove sono indicati caso per caso i supplizi e le pene da fare soffrire a chi era accusato di stregoneria. A fianco delle opere, la mostra presenta una selezione di manifesti, locandine e fotobuste a tema maligno, provenienti dalla sterminata collezione di cimeli cinematografici di Alessandro Orsucci, ed una serie di oggetti originali, mai visti in Italia, legati al mondo della stregoneria – antichi calderoni, bacchette, feticci, amuleti e talismani – prestati dal leggendario Museo specializzato in Stregoneria di Boscastle, in Cornovaglia. Inoltre, una sezione di interesse locale, è dedicata al raro romanzo storico La strega di Monza, scritto da Giuseppe Bertoldi da Vicenza nel 1861, proveniente dalla Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, che racconta le vicende della Matta Tapina, Strega herbaria, che visse nel “Bosco Bello”, selva poi inglobata nel Parco di Monza. La mostra Stregherie si completa con una sezione separata che racchiude sei illustrazioni originali inedite di Gloria Pizzilli.

Con uno stile tra il burlesque francese e le donne di Klimt le streghe di Gloria Pizzilli sono terrificanti, nude e bellissime, con curve che sembrano abbracci, ma con una atrocità talmente palpabile e aggressiva da aver richiesto una sezione chiusa per non urtare la sensibilità dei visitatori meno preparati. “L’obiettivo della mostra vuole dunque essere quello di ricostruire una cultura dispersa e oppressa, ma che risorge continuamente, partendo dalle sue origini e raccontandone la storia attraverso una ricerca iconografica rigorosa, che ne attesti tutti gli aspetti”.

Le stanze delle streghe 

Il percorso, immaginato come un viaggio iniziatico per diventare streghe, è liberamente ispirato al classico di Dario Argento Suspiria. Lungo il corridoio del percorso espositivo, che richiama gli asfittici e terrorizzanti ambienti del film, come all’interno del palco di un teatro si aprono dieci stanze, ciascuna delle quali mette in scena un diverso aspetto della vita della strega. Di grande suggestione, l’elemento sonoro, che accompagna il visitatore lungo tutto il tragitto. Voci, sussurri e grida strazianti, evocano antichi rituali e, attraverso le parole della drammaturga Magdalena Barile, danno voce alle streghe stesse, che raccontano le proprie storie, dalla prima vocazione, sino alla piena realizzazione di sé, grazie all’uso della magia. Alla fine della visita, giunti nella stanza finale, dopo aver acquisito consapevolezza della vera natura delle streghe e aver scoperto, attraverso di loro, la propria vocazione “per il mestiere”, benefica o malefica che sia, i visitatori saranno pronti a scrivere il loro scongiuro personale nel grande libro delle ombre. La mostra è accompagnata da un volume di Luca Scarlini, edito da Skira, concepito come un racconto sulla strega, scandito come l’esposizione in dieci capitoli, che ne affrontano tutti gli aspetti di maghe, veggenti, profetesse, pizie, accogliendo anche immagini della mitologia classica, rimanendo sempre decisamente nel mondo femminile e nelle sue rappresentazioni oscure, come il mito della strega propone nei secoli.

La Matta Tapina di Monza

Una delle stanze del percorso darà voce alla Matta Tapina, la strega del Bosco Bello di Monza, che aveva fatto la sua residenza proprio dove ora sorge il parco della Villa Reale di Monza. La Matta Tapina, racconta la sua visione del mondo dopo la venuta degli spagnoli del XVII secolo, quando lei solcava le contrade col suo carro spargendo terrore tra gli abitanti, che però talvolta erano spinti a vincere la paura e a inoltrarsi nella selva buia dove abitava per chiedere il suo aiuto contro la persecuzione del potere straniero.

Per i più piccoli

I visitatori più piccoli saranno coinvolti in giochi e avventure all’interno del percorso espositivo al termine dei quali riceveranno in omaggio un premio “stregato” e avranno a loro disposizione un piccolo antro della strega dove preparare amuleti e pozioni magiche con ragni, serpenti e altro materiale misterioso.

Costi, orari e info

Orari: Giovedì e Venerdì 10,30 – 18,30, Sabato e domenica 10,30 – 20,00.

Biglietti Intero € 15,00 | Ridotto € 13,00 (possessori biglietto Villa Reale; fino a 18 anni e sopra i 65; fino ai 26 anni ridotto a € 13,00 il giovedì)

Gratuito fino ai 6 anni

Ridotto speciale Scuole € 6,00 Ridotto bambini dai 6 ai 12 anni € 6,00

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