Senza parlare: in scena il 21 febbraio
Lo spettacolo Senza parlare sarà in scena al Binario 7 sabato 21 febbraio.
Sinossi
Senza parlare è la storia di due fratelli: si amano, si odiano, litigano, crescono. È la storia di come uno finisca per riconoscersi nell'altro. È la storia dolce e amara di un affetto che non è scontato. È il racconto semplice delle difficoltà che tutti hanno nel parlare per farsi capire. È un invito ad essere presenti a sé stessi. Ma è anche una storia di disabilità. Che non è la storia della protagonista, ma la sua condizione.
Sara compie 18 anni: è il suo compleanno. Il giorno in cui dovrebbe di diritto accedere all’età adulta è quello in cui suo fratello maggiore, Marco, diventa suo tutore e decide di organizzarle una festa. Sara però non ha nessuna intenzione di festeggiare. È arrabbiata, di quella rabbia tipica dell’adolescenza, deflagrante e furiosa eppure necessaria e giusta. Non vorrebbe la festa o perlomeno non la vorrebbe come suo fratello la sta organizzando - come sta organizzando tante cose per la sua vita.
Sara vorrebbe poter dire qualcosa ma non riesce: perché è disabile, non può parlare, non può usare i gesti e dipende completamente dagli altri. Le vengono in aiuto una serie di supporti che le permettono di comunicare. Ma cosa succede quando l’attenzione del fratello diminuisce, quando la voce di Sara non viene ascoltata?
La parabola di un giorno per raccontare una vita di difficoltà e simboleggiare il percorso di un’intera esistenza in salita in cui i piccoli desideri, i bisogni, le incomprensioni tipiche di tutti noi devono essere affrontate in un contesto di condizione estrema, in cui ogni piccola vittoria è gigantesca e ogni conquista è reale, sudata, voluta.
Il progetto nasce da un incontro tra la regista Lisa Moras e il Centro Benedetta D’Intino Onlus di Milano. La struttura è specializzata nella pratica della Comunicazione aumentativa alternativa e si occupa di fornire ogni tipo di sostegno alle persone con problemi di comunicazione gravi. L’idea è stata quella di usare il teatro come strumento per sensibilizzare sul tema della disabilità comunicativa e per porre l’accento sulla comunicazione aumentativa alternativa e sull’impatto che ha avuto nella vita di chi la pratica.