Stop pollution! Una personale di Piero Gilardi
Stop Pollution!
Piero Gilardi
una mostra a cura di Simona Bartolena e Francesco Guazzotti
Inaugurazione domenica 27 settembre 2020, ore 18.30
Dal 27 settembre al 15 novembre 2020
Spazio heart
Via Manin 2
Vimercate, Mb
Orari di apertura: sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00 e in occasione degli eventi in calendario
www.associazioneheart.it
1983, riserva mohawk di Akwesasne: Piero Gilardi realizza con alcuni giovani nativi un’azione artistica, una delle sue straordinarie esperienze compiute nelle “periferie urbane e mondiali”. Il tema scelto dai mohawk è l’inquinamento, spinti dal fatto che, come spiega lo stesso Gilardi “il governo federale aveva autorizzato certe multinazionali della chimica a collocare nel territorio della riserva le loro fabbriche più inquinanti che stavano avvelenando l’aria, le acque, gli animali e la vegetazione”. Come nelle altre esperienze simili condotte altrove, anche in quella nord-americana emergeva la specificità di un peculiare retaggio etico-culturale. “Nei disegni spontanei dei ragazzi della Akwesasne Freedom School emergeva una visione tragica e mortifera dell’ambiente naturale della riserva, e questo fatto avvalorava il senso di ribellione espresso nella scelta del titolo: Stop Pollution!” I costumi e i personaggi realizzati per questa performance hanno dato vita poi a un’installazione, allestita per la prima e unica volta presso lo Studio Marconi di Milano, nel 1989. Oggi, Stop Pollution! torna a essere esposta al pubblico, insieme a una serie di lavori dell’artista, allo Spazio heart. L’installazione ben rappresenta, con la sua straordinaria carica visionaria e la sua disarmante immediatezza, la complessità e la molteplicità di prospettive e ispirazioni della ricerca di Piero Gilardi.
Intorno all’installazione saranno esposte altre opere – tra le quali una particolare serie di Tappeti-natura – e alcune fotografie documentarie e disegni a tema politico selezionati dall’artista stesso.
Piero Gilardi è nato a Torino nel 1942. Nel 1963 tiene la sua prima mostra personale, Macchine per il futuro. Due anni più tardi realizza le prime opere in poliuretano espanso, i Tappeti-natura. Vicino agli ambienti delle nuove tendenze artistiche del tempo (arte povera, land art, antiform art), ne diventa protagonista, collaborando anche alla realizzazione di due rassegne fondamentali per la nuova scena internazionale, una allo Stedelik Museum di Amsterdam e l’atra alla Kunsthalle di Berna. Nella 1969 comincia una lunga esperienza transculturale diretta all’analisi teorica e alla pratica della congiunzione arte-vita. Militante politico e animatore della cultura giovanile, Gilardi si impegna in esperienze di creatività collettiva nelle “periferie del Mondo”: organizza azioni artistiche in Nicaragua, in Africa e nelle riserve indiane degli Stati Uniti.
Nel 2008 ha aperto al pubblico il PAV (Parco Arte Vivente), “museo interattivo nella natura” a Torino, un progetto nel quale si compendiano tutte le esperienze dell’artista relative alla dialettica natura/cultura.