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Il progetto green

E se ci fosse una Milano-Meda green per le biciclette?

Il progetto MI-ME: la superciclabile green che attraversa 9 comuni e 2 province

Una Milano-Meda ciclabile. Un progetto e un’idea sviluppati dalla provincia di Monza e Brianza con l’obiettivo, nella settimana europea della mobilità, di rivoluzionare la viabilità con un collegamento green tra nove comuni attraverso due province. Una infrastruttura ambientale sostenibile lungo un itinerario di 23 chilometri presentata in collaborazione con Parco GruBrìa.

Una ciclabile che attraversa nove comuni tra la provincia di Monza e della Brianza e Città Metropolitana di Milano, collegando i territori di due Parchi Regionali (Groane Brughiera Briantea e Nord Milano), attraversando da nord a sud il settore ovest del Parco GruBrìa.

“Un semplice intervento come un percorso ciclopedonale è importante per salvaguardare il paesaggio e gli ultimi spazi agricoli di uno dei territori più urbanizzati d’Europa e contribuisce a migliorare la qualità della vita di più di 350.000 abitanti che giornalmente avranno la possibilità di abbandonare il traffico alle loro spalle e percorrere la distanza che li separa dal luogo di lavoro, dalle scuole e dai vari siti di interesse con una mobilità più dolce e a contatto con la natura” ha spiegato il presidente della provincia di Monza e della Brianza e sindaco di Meda, Luca Santambrogio, che ha voluto instaurare un dialogo con Città Metropolitana di Milano e con tutti i comuni del territorio coinvolti nel progetto, così da presentarne gli esiti, condividerne i contenuti, definire l’iter di approvazione e programmarne la realizzazione.

“La MI-ME, così è stata denominata l’infrastruttura pianificata nel Piano ‘Moving Better’, contiene due temi progettuali strettamente interconnessi: la realizzazione dell’infrastruttura ciclabile da un lato e quello dell’infrastruttura verde dall’altra, con quest’ultima che si affianca alla prima e va a costituire (anche attraverso le aree esistenti e già idonee) un sistema di connessioni ecologiche strutturato con più elementi, dal semplice filare lungo il percorso, alle fasce boscate, alle forestazioni urbane, fino a spazi di riqualificazione ambientale di portata più ampia”.

“L’intento principale è quello di creare le condizioni affinché la bicicletta diventi un mezzo utile per gli spostamenti quotidiani tra casa e l’ambito di lavoro e di studio, e non sia solo dedicata al tempo libero, così da poter raggiungere agilmente i luoghi delle principali funzioni pubbliche, i nodi e le stazioni del trasporto collettivo, i parchi e i luoghi d’interesse storico e culturale che il territorio offre. Il disegno del sistema infrastrutturale a mobilità dolce è improntato al duplice obiettivo di collegare e rendere fruibile il vasto territorio del Parco e di ricucire la maglia frammentata delle reti ciclopedonali comunali urbane. Si ottiene così un esteso sistema di fruizione dolce alternativo all’attuale, affiancato alle strade urbane, che consente ai cittadini di spostarsi in bicicletta da un centro all’altro all’interno dell’area protetta, limitando le interferenze con il traffico automobilistico e realizzando, così, una rete di mobilità nuova ed efficiente fuori dal traffico urbano” ha aggiunto Arturo Lanzani, presidente del Parco GruBrìa, che con Provincia MB ha co-finanziato lo sviluppo progettuale.

Gli amministratori ed i tecnici presenti all’incontro che si è tenuto nella giornata di mercoledì 20 settembre hanno condiviso l’iter progettuale fin qui prodotto e dato mandato alla provincia di Monza e Brianza in collaborazione con Città Metropolitana di Milano e con il Parco, di avanzare un’istanza di finanziamento a Regione Lombardia garantendo la massima collaborazione nell’adeguare i propri strumenti di pianificazione e programmazione territoriale.

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