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Inquinamento, la Lombardia dice stop ai diesel Euro 3: incentivi per cambiare auto inquinanti

La decisione è arrivata durante il "Tavolo aria". Incentivi per cambiare le auto inquinanti

La Regione Lombardia "vieta" i diesel Euro 3: questi, dal 1 ottobre al 31 marzo, non potranno più circolare dalle 7.30 alle 19.30 dal lunedì al venerdì come già accade, nello stesso periodo fino al marzo del 2018, per i diesel fino a Euro 2 e per i benzina Euro 0. La decisione è arrivata durante il cosiddetto "Tavolo aria", il 30 luglio, nell'ambito di provvedimenti che prevedono anche incentivi per la sostituzione dei mezzi più inquinanti.

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I livelli di inquinamento molto alti, di cui del resto la Pianura Padana soffre anche per la sua conformazione, non sono soltanto un rischio per la salute di chi vi abita ma, quando si superano i limiti di legge per troppi giorni all'anno, provocano anche il deferimento alla Corte di giustizia europea e le conseguenti multe.

Le limitazioni alla circolazione non riguardano però tutta la Lombardia bensì 570 Comuni ad alta densità urbana oltre ai capoluoghi di provincia. E il "palazzo" ha già deciso ulteriori limitazioni future. Dal 1 aprile 2019, i veicoli Euro 0 e i diesel Euro 1 e 2 non potranno circolare nei giorni feriali di tutto l'anno. Dal 1 ottobre 2020, poi, la restrizione riguarderà anche i benzina Euro 1 e 2 e i diesel Euro 4, con un anno di ritardo rispetto al Comune di Milano, che ha già deciso di limitare gli Euro 4 dall'autunno del 2019.

Incentivi

Regione Lombardia lancia anche una strategia di incentivi economici per rinnovare il parco auto. Vengono stanziati 7 milioni e 800 mila euro, di cui un milione e 800 mila (nel 2018) per rottamare i mezzi più inquinanti e 6 milioni (nel 2018-19) per acquistare veicoli a minore impatto ambientale, per i quali scatterà anche l'esenzione dal bollo per tre anni.

L'incentivo in questo caso verrà concesso in cambio dell'acquisto di un veicolo elettrico, ibrido, gpl, metano o a benzina di ultima generazione. Totalmente esclusi i diesel. Sono circa un milione (scarso) le famiglie lombarde che potranno accedere a questi incentivi: nel 2017, secondo i dati Aci, i diesel fino a Euro 3 e i benzina Euro 0 ed Euro 1 erano 971 mila.

"Vogliamo aiutare i cittadini a intraprendere un percorso virtuoso, come libera scelta e non per costrizione. Per questo, piuttosto che vietare, preferiamo incentivare la sostituzione dei mezzi", ha dichiarato l'assessore all'ambiente Raffaele Cattaneo, che ha chiesto al ministro dell'ambiente Sergio Costa di fare la sua parte visto che la procedura di infrazione europea colpisce tutto il Paese e non solo l'area padana. "Il miglioramento della qualità dell'aria è una delle nostre priorità, ma non vogliamo stravolgere la vita dei cittadini. E' fondamentale che la Commissione Europea, riconoscendo la specificità oro-geografica del bacino padano, individui differenti criteri di valutazione", ha dichiarato il presidente della Lombardia Attilio Fontana. 

Riscaldamento e agricoltura

I provvedimenti del "Tavolo aria" non si limitano però ai blocchi e agli incentivi sui veicoli. Il riscaldamento domestico, fa notare la Regione, genera più del 45% del Pm10 primario e la maggior parte del benzoapirene, e anche le attività agricole e zootecniche fanno la loro parte. Per questo, i lombardi potranno attingere al Conto termico nazionale (500 milioni di euro per i privati e 200 milioni per il settore pubblico) per sostituire impianti obsoleti, soprattutto per la combustione di biomasse legnose. 

La Regione, infine, stimolerà ad ammodernare le macchine e le attrezzature agricole con incentivi per la redditività e sostenibilità delle aziende agricole con risorse comunitarie che derivano dal programma di sviluppo rurale. 

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