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Dalla tazzina alla raccolta differenziata: recuperate 16 tonnellate di capsule di alluminio

L'importante risultato del programma "Da chicco a chicco" promosso da Nespresso, con la collaborazione del Comune della ditta Sangalli

Monzesi virtuosi: le capusle di alluminio del caffè non finiscono in pattumiera, ma vengono recuperate e riciclate. Sono 16 le tonnellate di capusle in alluminio che, nei primi sei mesi del 2021, sono state recuperate nel capoluogo brianzolo.

L'iniziativa - inserita nel programma "Da chicco a chicco" promosso da Nespresso, con la collaborazione del Comune di Monza e della ditta Sangalli, ha portato al recupero di 16 tonnellate di capusle in alluminio (il 37% in più rispetto all'anno precedente). 

Un successo che si somma ai positivi risultati raggiunti in tutta Italia e che hanno permesso di raggiungere, nel primo semestre 2021, 800 tonnellate di capsule in alluminio recuperate da Nespresso, il 29% in più - equivalente a oltre 177 tonnellate di capsule esauste - rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e in aumento rispetto al primo semestre 2019, quando le tonnellate di capsule raccolte sono state 715.

Un progetto, “Da Chicco a Chicco”, grazie al quale Nespresso ha dato vita al primo sistema in Italia per il recupero e il riciclo delle capsule esauste in alluminio, dando allo stesso tempo ai consumatori l’opportunità di prendere parte a un virtuoso processo di economia circolare.

Nato nel 2011 grazie a una convenzione - rinnovata a gennaio 2018 - con il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, Utilitalia e il Consorzio Italiano Compostatori, “Da Chicco a Chicco” rappresenta uno degli impegni di Nespresso in Italia per la creazione di una tazzina di caffè ad impatto positivo. Il programma, su cui Nespresso ha investito a partire dal 2011 oltre 6 milioni di euro, consente infatti ai consumatori di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso o in alcune isole ecologiche distribuite sul territorio nazionale, per un totale di 128 punti di raccolta in 73 città italiane.

Una volta raccolte dalle aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata, poi, le capsule esauste vengono inviate per la lavorazione ed il recupero presso un impianto in provincia di Brescia, dove l’alluminio viene separato dal caffè.

A seguito della separazione dei due materiali, l’alluminio viene destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti, mentre il caffè viene destinato a un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost, che viene successivamente ceduto a una risaia in provincia di Novara.

Il riso prodotto grazie a questo concime naturale viene poi riacquistato da Nespresso e infine donato a Banco Alimentare della Lombardia, a cui finora sono state donate oltre 3 milioni e mezzo di porzioni di riso, a cui si aggiungono le oltre 220.000 offerte a Banco Alimentare del Lazio. Una dimostrazione che riciclare una capsula Nespresso significa non solo fare del bene all’ambiente, ma anche trasformare un chicco di caffè in un chicco di riso per chi ne ha più bisogno.

A Monza, è possibile riconsegnare le capsule esauste presso le Boutique Nespresso di via Italia 5, presso il punto N-Point all’interno del centro commerciale Carrefour di Limbiate e di Mediaworld di Verano Brianza e presso la Boutique del centro commerciale Globo di Busnago. 

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