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Bilancio, verso l'approvazione tra polemiche e proposte

E' prevista per la seduta di giovedì sera l'approvazione del Bilancio 2014 con la delibera delle aliquote Tasi, Imu e Irpef: dopo la conclusione della seconda fase di discussione generale si passerà all'approvazione

L'approvazione del Bilancio, tra i più travagliati argomenti che hanno impegnato l'Aula del Consiglio Comunale, sta per arrivare al capolinea.

Non senza polemiche ovviamente.

Per la seduta di giovedì sera è prevista l'approvazione del Bilancio di Previsione 2014 della città di Monza dopo che verrà esaurita la seconda fase di discussione.

Martedì sera l'opposizione era tornata all'attacco rimarcando i tempi stretti troppo serrati per un provvedimento così importante e sottolineando l'iniquità dell'innalzamento delle tasse.

A prendere parola era stato il consigliere di Forza Italia Domenico Riga che si è concentrato soprattutto sulla Tosap, la tassa dovuta da chi occupa il suolo o aree pubbliche, a qualsiasi titolo, anche temporaneamente. 

"Non è un'imposta sul reddito ma la si sta facendo passare come patrimoniale" ha rimarcato Riga polemizzando contro gli aumenti previsti per negozianti e ambulanti che hanno attività nelle zone centrali. "Aumentare la Tosap a chi sta in centro equivale ad aver inserito una patrimoniale", in riferimento all'errato principio, secondo il suo punto di vista, che chi lavora in centro guadagni di più.

A replicare e sottolineare come invece tante iniziative siano state intraprese dall'amministrazione ci ha pensato il consigliere del Partito Democratico Franco Monteri che ha sottolineato i passi fatti in direzione della Mobilità Sostenibile, dell'abbattimento delle barriere architettoniche, il mantenimento dell'attenzione per l'aspetto sociale nonostante i tempi di tagli e il Fondo per il Diritto allo Studio.

Sulla stessa linea anche il capogruppo di Sel, Alessandro Gerosa che l'aumento delle tasse lo interpreta con l'occhio di chi vede il bicchiere mezzo pieno piuttosto che vuoto. Per Gerosa in un orizzonte di riduzione della spesa si è ritoccata l'Irpef, portandola all'aliquota massima dello 0.8, con il preciso obiettivo di "salvaguardare le fasce più deboli".

"Saremmo stati più felici a non doverla toccare" ha concluso ma nell'ottica della necessità è giusto "chieder di più a chi ha di più".

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