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Bilancio, Sassoli (Pdl): "Aumento delle tasse, niente agevolazioni sulla Tares"

Molto critica la posizione delle opposizioni sul bilancio di previsione 2013. MonzaToday ha raccolto l'opinione di Martina Sassoli, consigliera comunale del Pdl

Il comune di Monza ha approvato il bilancio di previsione 2013, non senza polemiche da parte dell'opposizione. Il Pdl e la Lega Nord, in particolare, hanno votato contro, dopo avere cercato di far approvare una serie di emendamenti. "La maggioranza ha dimostrato l'incapacità di rendere redditizia l'attività del comune", è il commento di Martina Sassoli (Pdl) a MonzaToday, il giorno dopo l'approvazione.

Consigliera Sassoli, quali sono i punti critici del bilancio 2013?

Tre elementi. Innanzitutto, secondo i nostri calcoli, per i monzesi si verifica un aumento della pressione fiscale di almeno 13 milioni. E riscontriamo minori entrate per sei milioni sugli extratributi, ovvero i beni e i servizi erogati. Questo a nostro avviso rappresenta l'incapacità di rendere redditizia l'attività del comune. Sull'Imu vengono ridotte le detrazioni messe in atto dalla giunta precedente.

E per quanto riguarda la Tares?

Sulla Tares la giunta Scanagatti si nasconde dietro la normativa nazionale, che però, oltre a obbligare i comuni di coprire con la tassa l'intero importo del servizio, consente di introdurre agevolazioni e detrazioni. Cosa che la giunta non ha fatto, ma che avrebbe potuto fare insieme a una vera misura di spending review, che non c'è.

Il secondo elemento delle vostre critiche?

E' relativo al teatro Manzoni. Il comune ha acceso un mutuo di due milioni e quattrocento mila euro, con interessi passivi di 120mila euro, da versare a Scenaperta. Tutto per rientrare in possesso di un bene immobile già di proprietà del comune proprio attraverso Scenaperta. Questo è un costo di 120mila euro per i monzesi. A nostro avviso si potevano spendere in altri modi, come la rimozione dell'amianto nelle case popolari: se ne parla come di una priorità, ma il bando delle alienazioni con cui doveva essere finanziato è andato deserto.

Qual era la vostra proposta alternativa sul teatro Manzoni?

Utilizzare uno strumento previsto dal diritto societario, la scissione proporzionale di Scenaperta in due società, una che mantenesse la proprietà del teatro e una da mettere in liquidazione. Il costo sarebbe stato di 10mila euro.

Il terzo elemento di critiche?

Il trasporto pubblico locale. La settimana scorsa il Tar ha condannato il comune a risarcire la provincia per oltre tre milioni di euro per gli scorsi anni, oltre alla quota del 2013, stabilendo che il comune deve contribuire al finanziamento del trasporto pubblico di collegamento con il suo hinterland. Ma la giunta ha messo a bilancio esclusivamente 900mila euro, concordati precedentemente, senza prevedere questi contributi aggiuntivi. La giunta ha risposto che ricorrerà al consiglio di stato, ma se il consiglio di stato dovesse confermare il torto del comune? Il principio di prudenza imporrebbe di considerare anche questi contributi che il Tar ha condannato il comune a pagare.

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