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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Ceriano: arriva la risposta anche dal Comune di Odessa

Ancora sul piazzale dedicato ai martiri della città ucraina

Non è ancora finita la vicenda di "piazzale Martiri di Odessa" a Ceriano Laghetto. Ora è intervenuto anche il municipio di Odessa, dopo l'attenzione (positiva) da parte della tv russa e (meno positiva) dell'ambasciatore ucraino in Italia Yevhen Perelygin, che a MonzaToday aveva illustrato la sua posizione.

All'ambasciatore ucraino a Roma, Yevhen Perelygin, non era andata giù anzitutto la leggerezza con cui in delibera (137/2014) si accostava la strage nazista di 35 mila ebrei in pochi giorni, del 1941, con la tragedia del maggio 2014, quando alcune decine di filo-russi morirono bruciati dopo esser scappati nel palazzo dei sindacati al culmine di una giornata di scontri con gli ultras calcistici e un gruppo di filo-governativi. Neanche un distinguo, sebbene i due episodi non possano essere messi in alcun modo sullo stesso piano.

Anche perché sul maggio 2014 è la stessa magistratura ucraina a dover fare ancora piena chiarezza. C'è il forte sospetto che il vice capo della polizia locale (ora in Russia) abbia avuto un ruolo decisivo nella (pessima) gestione della giornata.

"Il comune di Odessa ha espresso la sua spiacevole sorpresa", recita una nota dell'ambasciata ucraina che riferisce il messaggio proveniente dal Mar Nero. "Il comune di Odessa attira l'attenzione sul fatto che la città di Odessa non avrebbe mai inoltrato una richiesta di compiere un atto di questo genere. In questo momento in Ucraina si sta svolgendo l'inchiesta giudiziaria, quindi fino al suo espletamento decisioni del genere possono avere carattere manipolativo".

Attorno al sindaco di Ceriano si sono, in effetti, raccolti immediatamente i più filo-russi tra gli italiani, come Giulietto Chiesa e Nicolai Lilin, che sabato 7 febbraio si sono recati in visita nel comune brianzolo, stringendosi attorno al primo cittadino della Lega Nord. Un atto di realpolitik che assomiglia molto al motto "il nemico del mio nemico è mio amico", ma che - a giudizio di chi scrive - non ha nulla a che fare con la ricerca della verità, e in particolare della serenità di giudizio nell'analisi di fatti ancora non del tutto chiari.

Il sindaco di Ceriano aveva replicato, in un primo momento, che tutti i morti meritano un ricordo. Eppure il migliore ricordo che si può loro riservare è quello della verità storica, che - come ogni storico sa - non è assoluta e oggettiva, ma va ricercata scientificamente. Non è ignota la posizione leghista sulla vicenda Ucraina-Russia: la visita di Salvini alla Duma, il caffè di Salvini con Putin a Milano e - fin da subito - l'acritica adesione alla "secessione" della Crimea ne sono testimonianza.

E mentre la prefettura di Monza ha chiesto al comune di fornire le necessarie autorizzazioni prima dell'effettività del cambio di nome alla piazza e dell'inaugurazione, il municipio di Odessa richiama - nel suo messaggio - uno spirito di pace, ricordando gli ottimi rapporti con l'Italia e auspicando "l'ulteriore sviluppo della collaborazione fruttuosa e dei legami tra Paesi e popoli".

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