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Bossi reintegra Desiderati e Tremolada: scontro con Calderoli

I due vennero espulsi dalla Lega dopo la contestazione a Maroni a Pontida. Ma Calderoli attacca: "Dovevano passare da me"

La notizia è arrivata a sorpresa: i leghisti Marco Desiderati e Flavio Tremolada, espulsi a metà maggio, sono stati reintegrati nel partito da Umberto Bossi, a cui i due si erano rivolti in quanto presidente federale. Tecnicamente, Bossi ha accolto il ricorso contro l'espulsione in base all'articolo 14 dello statuto della Lega, in quanto militanti con più di vent'anni di anzianità.

Ma la notizia ha provocato una dura reazione di Roberto Calderoli, responsabile organizzativo del partito, secondo il quale la procedura è "in contrasto con quanto previsto dal regolamento federale". Calderoli si è anche lamentato di aver appreso dalle agenzie stampa la notizia del reintegro di Desiderati e Tremolada "pur essendo - scrive - di competenza del nostro ufficio". In altre parole, secondo Calderoli i due avrebbero dovuto prima rivolgersi al comitato di disciplina e di garanzia e solo in un secondo momento a Umberto Bossi.

Non si è però fatta attendere la replica dello stesso Bossi, secondo il quale "le revoche sono più di due e riguardano tutti quelli che me lo hanno chiesto". Il fondatore del Carroccio chiarisce che, a suo parere, "le espulsioni fanno male alla Lega".

Le espulsioni di Desiderati e Tremolada risalgono al 13 maggio, quando il comitato di disciplina e di garanzia le deliberò all'unanimità in seguito alla contestazione di Roberto Maroni sul palco di Pontida. Marco Desiderati era deputato ma, nel frattempo, non era stato ricandidato alle elezioni politiche del 2013. Flavio Tremolada era assessore a Lesmo.

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