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Vincenzo Bella, il ciellino doc che ha detto no a Roberto Formigoni

Nel corso della convention all'Hotel Michelangelo a Milano nel quale il celeste ha riallineato i suoi fedelissimi, ha avuto il coraggio di alzarsi in piedi. E ha esternato il suo totale dissenso di fronte all'ennesima giravolta dell'ex governatore

DESIO – «Io non ci sto». E’ stato l’unico a dire no il vicesindaco di Desio, Vincenzo Bella. Ciellino, una vita politica spesa in Forza Italia e poi nel Pdl, assessore e vicesindaco in giunte targate centrodestra, è riuscito a seguire Roberto Formigoni fino a quando il Celeste si è schierato con Albertini. Ma quando l’ex governatore ha deciso di sostenere il nemico di sempre – la Lega Nord – e di tornare sotto l’ala del Cavaliere, ha deciso di dire basta.

Nel corso della convention all’Hotel Michelangelo a Milano nel quale Formigoni ha riallineato i suoi fedelissimi, Vincenzo Bella si è alzato  in piedi. E - senza troppi giri di parole – ha esternato il suo totale dissenso di fronte all’ennesima giravolta di Formigoni.

«C’è un limite a tutto – ha confessato Bella – e questa volta proprio non ci riesco. Io nel Pdl mi sento stretto da tempo. Ogni volta ho sperato che qualcosa sarebbe cambiato, avevo creduto anche in questo ultimo progetto. E qui mi fermo».

Bella dunque resterà con Mario Monti e – insieme a Mario Mauro – sosterrà alla corsa per la Regione Lombardia Gabriele Albertini. Uno strappo che gli pesa: «Conosco Formigoni da trent’anni e lo stimo. Ma io non posso passare per berlusconiano. Non posso essere uno di quelli che si fa ammaliare quando il cavaliere va in Tv. Io non c’entro niente con quella cultura e con quello stile e adesso devo proprio dirlo».

Ci ha sperato fino all’ultimo, nel Pdl, Vincenzo Bella: «Ho sperato in Alfano, ho atteso che si puntasse a una rappresentanza eletta dalla base. Poi è arrivato il progetto di Albertini, ho firmato, insieme ad alcuni amici, per la sua candidatura convinto che, anche a costo di perdere, da qui si poteva ripartire per inventare qualcosa di più presentabile» . Poi Formigoni ci ha ripensato ancora. Ma stavolta, Bella non ci sarà più.

Una presa di posizione simile, Vincenzo Bella, l’aveva presa quando era stata eletta l’ultima giunta di centrodestra a Desio. Fu il solo ad alzarsi in piedi, in consiglio comunale. E a contestare l’attuale leadership che a quei tempi sembrava intoccabile. Un duro attacco a Massimo Ponzoni e a Rosario Perri e al modo di fare politica del centrodestra a Desio. Nessuno lo ascoltò. Magari, se qualcuno gli avesse dato retta, le cose sarebbero andate diversamente.

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