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Elezioni a Monza

La grande sfida del ballottaggio a Monza

Sarà ballottaggio tra Allevi e Pilotto. Entrambi tenteranno l'impresa: il candidato di centrodestra proverà a bissare il mandato - cosa che nessun sindaco a Monza ha mai fatto - mentre Pilotto di riportare la città in mano al centrosinistra

A Monza si torna a votare domenica 26 giugno per il ballottaggio. E a sfidarsi saranno il sindaco uscente Dario Allevi e il candidato del centrosinistra Paolo Pilotto. Entrambi tenteranno l'impresa: il primo cittadino cercherà di sfatare la tradizione che non ha mai visto Monza un sindaco bissare il mandato e i 20.891 voti - pari al 47,12% - lo hanno portato vicino al sogno della vittoria al primo turno. Pilotto (40,08%) invece cercherà di riportare Monza al centrosinistra dopo cinque anni di amministrazione di centrodestra. Due volti noti della politica locale, due sfide diverse. 

I risultati del voto a Monza

Sarà ballottaggio e a Monza lo si è capito fin dalle prime battute dello scrutinio, lunedì 13 giugno. Uno spoglio che è iniziato a rilento, a causa anche di alcune difficoltà registrate in qualche seggio a causa di alcuni voti che sembra fossero contestati come ha confermato a MonzaToday Egidio Longoni, vice segretario Anci Lombardia, ex assessore nella giunta Scanagatti e membro del comitato elettorale di Paolo Pilotto. E infatti i risultati sono arrivati nel corso della nottata. A Dario Allevi, candidato del centrodestra, sono andate 20.891 preferenze, il 47,12% dei voti. L'uomo del centrosinistra, Paolo Pilotto ha ottenuto 17.767 voti, pari al 40,08%. Un vantaggio che Allevi ha definito "eccellente", commentando l'andamento del voto in sala stampa insieme ai giornalisti nella serata di lunedì. Il sogno di una vittoria al primo turno che ha visto tramontare quasi subito, all'arrivo dei dati ufficiosi dalle prime sezioni. 

Netto lo stacco con gli altri sette candidati in corsa per la fascia tricolore nel capoluogo brianzolo. Paolo Piffer, Civicamente Monza, si è fermato al 5,78% con 2.562 preferenze. I voti destinati agli altri candidati sono i seguenti: 1,99% (883) ad Ambrogio Moccia (Movimento Moccia per Monza), 1,87% a Daniela Brambilla (Italexit) con 828 preferenze, 1,49% ad Alberto Mariani - Grande Nord - (660). Non superano l'1% Carlo Chierico di Monza Unita (0,71% - 313 voti), 0,56% Sandro Belli (Popolo della famiglia) e 0,41% Michele Anastasia (3V). Potrebbero essere proprio i voti "dispersi", soprattutto il tesoretto delle 2.562 preferenze di Piffer a spostare l'ago della bilancia il prossimo 26 giugno.

I commenti 

Nella serata di lunedì 13 giugno in comune a Monza sono arrivati entrambi i candidati che si sfideranno al ballottaggio. Prima il "padrone di casa", il sindaco uscente Dario Allevi, poi il candidato di centrosinistra. Tra i due una stratta di mano e l'appuntamento al prossimo 26 giugno.

"Stiamo andando al ballottaggio - ha dichiarato Paolo Pilotto -. Dimostrazione che una parte di cittadini ha votato per il centro sinistra, ma anche per gli altri candidati sindaci. Malgrado da settimane il centro destra aveva dichiarato che avrebbero vinto al primo turno. E ampiamente". "Il ballottaggio è la dimostrazione che i bisogni della maggioranza dei cittadini non sono dimostrati dalla maggioranza uscente", ha aggiunto. L'ago della bilancia sarà sicuramente Paolo Piffer (Civicamente) che ha superato ampiamente le più rosee aspettative. "Lo aspetto. Ci sono solo distinguo su partito e movimento, ma non tanto sul programma". 

Prima in municipio anche il sindaco di Monza, Dario Allevi, candidato del centrodestra aveva commentato con i giornalisti il voto. "Di ufficioso so che si va al ballottaggio con un eccellente vantaggio" ha detto Allevi. "Un risultato molto molto importante. Speravamo di chiudere la partita oggi ma quando ho avuto stanotte il dato sull'affluenza sono andato a dormire sapendo che era quasi impossibile". Allevi si è detto "fiducioso" e "contento". 

Allevi e Pilotto: chi sono i due candidati

Dario Allevi è stato il primo ad annunciare la candidatura . A gennaio ha comunicato che avrebbe tentato il bis per portare a termine i progetti che nei 5 anni di mandato, con la lunga parentesi del covid, non è riuscito a concludere. Confermata la sua squadra ha lanciato il cosiddetto "Modello Monza" puntando sui grandi progetti urbanistici e viabilistici che attenderanno il capoluogo nei prossimi anni. L'arrivo della metropolitana che i monzesi attendono da oltre 40 anni (la M1 a Bettola entro il 2024, e poi la M5); il rilancio della Villa Reale e dell'Autodromo che quest'anno spegnerà la 100esima candelina. Ma la fine del mandato elettorale per la sua Giunta non è stato semplice. A scatenare le critiche soprattutto il rinnovato sistema di raccolta differenziata dei rifiuti: tantissime le polemiche sui social e anche durante gli ultimi consigli comunali per la presenza di bidoni e sacchi in strada in pieno giorno. Ma anche il mancato confronto con i comitati di quartieri: settimana scorsa era stata fissata un faccia a faccia dei comitati con i candidati durante il quale sarebbero stati affrontati anche i tempi dell'urbanistica, ma all'ultimo l'evento è saltato perché la sala, già accordata, sarebbe risultata destinata a un'altra attività. Critiche anche sul fronte della sicurezza, cavallo di battaglia della precedente campagna elettorale, con le denunce di episodi di micro criminalità in città, soprattutto nella zona della stazione. E della cultura con scelte di eventi (come la ruota panoramica a Natale) da una parte della città ampiamente criticati. Durante la campagna elettorale sui suoi manifesti sono apparse minacce di morte.

Paolo Pilotto è il candidato del centro sinistra che, per una manciata di voti, ha vinto le primarie superando il giovane e favoritissimo Marco Lamperti. La sua è una grande coalizione dove sono riunite le diverse anime della sinistra. Pilotto si è distinto per una campagna elettorale pacata e disponibile all'ascolto con la partecipazione ad eventi "termometro" della sensibilità del centro sinistra come la cerimonia per la fine del Ramadan con l'incontro con la comunità islamica di Monza, e al Brianza Pride per il riconoscimento dei diritti della comunità Lgbt. Nel suo programma attenzione alle periferie e ai bisogni del territorio, un'idea di sicurezza totalmente diversa da quella del centro destra con progetti di prevenzione nelle scuole e nelle società sportive. E poi il tema delicatissimo dell'edilizia con il progetto di una Monza sempre più green con pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici, e e la riforestazione della città a partire dalle aree dismesse. 

Quanti monzesi sono andati a votare

A Monza per le elezioni amministrative di domenica 12 giugno si è presentato alle urne per scegliere il nuovo sindaco il 46,80% degli aventi diritto. E' questo il dato fiinale all'affluenza ufficializzato dalla prefettura nella nottata con la rilevazione effettuata alle 23, a seggi chiusi. In totale sono stati 45.902 gli elettori che si sono presentati alle urne per le comunali, meno della metà degli aventi diritto. Il dato relativo alla percentuale è più basso rispetto a quello di cinque anni fa quando per eleggere il nuovo sindaco aveva votato il 51,88% dei cittadini.

Per le elezioni amministrative a Monza i cittadini aventi diritto al voto risultano 98.073: 46.920 maschi e femmine 51.153 (il dato comprende anche gli elettori iscritti all'AIRE, le liste aggiunte Comunitari e della Provincia di Bolzano). 

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