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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni comunali 2022

"Riportare a Monza normalità e decoro": il sogno per la città di Ambrogio Moccia

Il candidato sindaco del Movimento Moccia per Monza ha risposto alle nostre domande: sicurezza e microcriminalità giovanile, valorizzazione del Parco e della Villa, trasporti e metropolitana e igiene urbana. Ecco i progetti e le prospettive per Monza

Monza, come tutte le grandi città, soffre del problema della microcriminalità e dello spaccio. Protagonisti sempre più spesso giovanissimi organizzati in baby gang. Come rendere Monza una città più sicura?

La microcriminalità va non soltanto contrastata (il termine stesso dà l’idea, perdente, di un fenomeno ineluttabile che può essere arginato, ma non sconfitto): va fermata ma anche sradicata. Fermata, con interventi energici e sinergici (fra forze di polizia) nei punti della città (zona della stazione in primis) che oggi sembrano quasi terra di nessuno. Sradicata, mediante: la rimozione delle sue cause (le “radici”, appunto) emarginazione sociale, deficit di attenzione ed ascolto nei confronti del disagio, specie di quello giovanile; attuazione  della figura del vigile di quartiere, sensore e terminale delle aspettative di esercenti e cittadini tutti; e proposizione di iniziative di educazione alla legalità. Perché, come scriveva il Calamandrei, senza Legalità non c’è Libertà.

Con la riorganizzazione della raccolta differenziata ad oggi è ancora lampante che sono necessari alcuni accorgimenti. Sono ancora tante le lamentele in merito agli orari di ritiro, alla prolungata esposizione dei rifiuti in strada e al sacco rosso troppo grande. Come intende risolvere il problema?

Rivedere in radice la gestione dei rifiuti è una vera e propria emergenza: oggi, sotto quel profilo, Monza si presenta come una città sporca e “stressata”, oltre che colpita da costi sproporzionati. Un primo intervento deve attenere al riequilibro nella frequenza della raccolta, oggi “frenetica” nel centro, e saltuaria nelle periferie.

La metropolitana a Monza finalmente arriverà: sia la M1 sia la M5. Come cambierà la città? Ma i cantieri porteranno grandi disagi ai residenti e ai commercianti. Memore di quanto accaduto durante il cantiere del tunnel di Viale Lombardia come intende salvaguardare cittadini e commercianti, questi ultimi che rischiano serie ripercussioni dopo aver già subito i danni della pandemia?

Andrà affiancato al cronoprogramma dell’epocale intervento - a cura dell’Amministrazione ma in confronto del tutto sinergico con le associazioni di categoria di esercenti e commercianti (operatori che offrono vivibilità ai quartieri) - un “programma di difesa” delle categorie economiche e sociali minacciate dalla invasività della cantierizzazione. Fermo restando il dovere di strutturare un piano della viabilità razionale ed organico.

Villa Reale e Parco di Monza: due gioielli che possono diventare attrattivi. Qual è il suo progetto di rilancio della Reggia e del Parco: aperti anche ai grandi eventi (sia concerti sia feste private), o solo attività “minori” ma per tutti.

La Villa Reale non può continuare ad essere un “contenitore del niente”, da tenere in vita con meri interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Parimenti, non può diventare la cornice di lusso per facoltosi privati che intendano dare lustro ad una festa di matrimonio piuttosto che alla celebrazione di un compleanno “importante”. La Villa Reale deve svolgere il ruolo che le compete, a beneficio della fruibilità “culturale” di tutti i cittadini, e della attrattività turistica di una città che non può essere considerata soltanto per la presenza dell’autodromo e, al più, del tesoro del Duomo; ma va apprezzata anche per il rilievo dei secoli di storia che nel complesso del Parco e della Villa Reale hanno trovato ambientazione. Un Museo della Storia di Monza starebbe - in una città le vicende epocali della quale non si sono esaurite con la fine dell’epoca longobarda - a ricordare a monzesi e turisti che la nostra città ha molto da…raccontare. Oltre che mediante dialogo sinergico con le associazioni (Scoutismo in primo luogo) che promuovono la cultura ecologica, le quali ben potranno valorizzarlo come “palestra” ed insieme “docente” di educazione all’amore per la natura, il Parco andrà rilanciato anche mediante rivitalizzazione delle strutture di ristoro, strutture che avevano rappresentato punti di festoso benessere per le domeniche di tante famiglie, specie di quelle con bambini.

Ambientalisti e animalisti sono due bacini di elettorato molto sensibili e importanti. Quali sono i suoi impegni a difesa dell’ambiente e degli animali a Monza?

L’ambiente va rispettato, anzi va amato. Punto. Ma ambiente a Monza non è solo Parco. Ambiente è il contesto nel quale quotidianamente i cittadini vivono, si muovono, si incontrano. E questo contesto deve essere salubre, pulito, gradevole; del tutto decoroso. Ecco, il decoro, oggi grande assente nelle vie cittadine (in tutte, comprese quelle del centro storico)! Non sarà necessaria la escogitazione di rimedi straordinari per ravvivarlo. Ma sarà urgente - e quindi nostra priorità quanto ai tempi di intervento - operare, ad esempio, il ripristino di una gestione dei rifiuti anche semplicemente “normale”; perché non è affatto “normale” che oggi a Monza lo smaltimento degli scarti domestici sia oggetto di una regolamentazione di connotazione  poliziesca, di burocratizzazione esasperata, di tassazione elevata. Quanto alla politica della mobilità, che sulla qualità dell’habitat urbano esercita forti riverberi, verrà incoraggiato - anche mediante opportuni interventi sulla gestione tariffaria - il trasporto  pubblico, e reso più capillare il servizio di trasporto scolastico, con il duplice obbiettivo di apportare  sostegno alle famiglie e determinare riduzione del traffico veicolare. lo “vive” intensamente. Amare gli animali è un sentimento. Rispettarli è un obbligo. In collaborazione con le associazioni vanno realizzati  interventi rivolti al benessere dei nostri compagni a quattro zampe, anche promuovendo campagne di educazione al ruolo di essere umano di riferimento per l’animale domestico (talvolta il proprietario – si pensi al disordine alimentare che genera obesità - oppure è involontariamente fonte di malessere per la creatura che pure ama).

Il primo obiettivo da realizzare entro i 100 giorni dalla sua elezione e il suo grande sogno per Monza che vorrebbe veder trasformato in progetto.

Ridare alla città un aspetto “normale” quanto a pulizia è un obbiettivo da realizzare nei primi non cento, ma quindici giorni. Restituire ai monzesi la voglia di passeggiare, nei quartieri come nel centro, garantire la tranquillità nel muoversi a piedi tanto in piazza Duomo quanto nelle strade adiacenti alla stazione sarà l’obbiettivo da realizzare nei primi cento giorni, per cominciare a risvegliare nella città un sorriso che da troppo tempo si è andato spegnendo.

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I 9 candidati sindaco a Monza

Sono 9 i candidati alla poltrona di primo cittadino a Monza: 8 uomini e una donna. Alcuni già navigati della politica: il sindaco uscente Dario Allevi che con la sua coalizione di centro destra (Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e Noi con Dario Allevi)  tenta così di sfatare la "maledizione" monzese che ad oggi non hai visto un candidato bissare la rielezione e Paolo Pilotto una lunga carriera in consiglio comunale e provinciale e che è sostenuto da un'ampia coalizione di centrosinistra (Pd, Azione Calenda, Italia Viva, MonzAttiva, Possibile, Lab Monza, Psi, Europa Verde). Ma in campo scenderanno anche Paolo Piffer (Civicamente) lunga esperienza in consiglio comunale nei banchi dell'opposizione; Alberto Mariani (Grande Nord) che dopo trent'anni di militanza nel Carroccio con il quale era entrato in consiglio comunale nel 2018 ha abbandonato. Nuovi invece all'aula e alla politica monzese Sandro Belli (Popolo della Famiglia e Ancora), Carlo Chierico (Lista civica Monza Unita); Daniela Brambilla (Italexit), Ambrogio Moccia (Movimento Moccia per Monza) con una parentesi politica in consiglio comunale una ventina di anni fa, e Michele Anastasia (3V). 

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