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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni comunali 2022

Manifesti elettorali strappati, coperti e con scritte false: partono anche le querele

Paolo Piffer si è presentato dalle forze dell'ordine, Alberto Mariani invita al rispetto delle regole

La campagna elettorale per l'elezione del sindaco di Monza entra nel vivo. E dopo le scritte e le minacce sui manifesti elettorali di Dario Allevi, adesso partono anche le querele.

A recarsi dalle forze dell'ordine per denunciare il reato di diffamazione è Paolo Piffer, capolista di Civicamente. Nei giorni scorsi su una sua affissione in via Omero, nel quartiere di San Rocco, è apparso un foglio con la scritta "Affissione abusiva". Piffer ha immediatamente contattato la polizia locale di Monza che, accertato che il manifesto elettorale di Piffer non era stato affisso in modo abusivo, ha tentato di togliere il cartello. Piffer ha deciso di sporgere querela. "Qualcuno a San Rocco è uscito di casa apposta per mettere sulla mia faccia un foglio con la scritta 'affissione abusiva' - spiega -. Naturalmente le affissioni erano, e sono, assolutamente regolari come accertato dalla polizia locale. Ho sporto immediatamente querela per diffamazione contro ignoti per tutelare Civicamente e me. Spero che questa persona venga identificata, sanzionata e punita". 

"Ecco perchè ho querelato"

La campagna elettorale questa volta passa anche per le vie legali. "Chi fa politica è purtroppo abituato a subire dispetti vari sui propri manifesti elettorali (baffi, barba, insulti, anche qualche fallo in passato) - aggiunge Piffer .. Tutte cose antipatiche ma sopportabili, quando però si supera il limite con le accuse, ed è successo di recente anche su questo social, allora bisogna prendere provvedimenti. Non ci piace fare le vittime o accusare gli altri partiti di istigazione all’odio, chi ha commesso questo reato spero verrà presto identificato e nel caso risponderà personalmente delle sue azioni. Per noi la Legalità è un valore importante".

"Sindaco, rispetta le regole"

A denunciare anche Alberto Mariani, candidato sindaco per il Grande Nord. E questa volta l'accusa va dritta contro chi è impegnato ad attaccare i manifesti del sindaco uscente Dario Allevi. L'episodio è accaduto nei giorni scorsi negli spazi delle affissioni elettoriali in via Rota dove su un manifesto di Mariani, affisso correttamente negli spazi a lui dedicati, è comparso anche un manifesto di Allevi. "Chiedo al sindaco di rispettare le regole questo non è il suo spazio elettorale.
Perché continua a coprirci i nostri spazi elettorali? - scrive Alberto Mariani sui social -.  Il sindaco dovrebbe essere il primo a rispettare le regole ma a Monza non è così. Probabilmente per qualcuno, le regole devono rispettarle solo i cittadini". 

Il manifesto di Alberto Mariani coperto da quello di Dario Allevi

Mariani manifesto-2

I 9 candidati sindaco a Monza

Sono 9 i candidati alla poltrona di primo cittadino a Monza: 8 uomini e una donna. Alcuni già navigati della politica: il sindaco uscente Dario Allevi che con la sua coalizione di centro destra (Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e Noi con Dario Allevi)  tenta così di sfatare la "maledizione" monzese che ad oggi non hai visto un candidato bissare la rielezione e Paolo Pilotto una lunga carriera in consiglio comunale e provinciale e che è sostenuto da un'ampia coalizione di centrosinistra (Pd, Azione Calenda, Italia Viva, MonzAttiva, Possibile, Lab Monza, Psi, Europa Verde). Ma in campo scenderanno anche Paolo Piffer (Civicamente) lunga esperienza in consiglio comunale nei banchi dell'opposizione; Alberto Mariani (Grande Nord) che dopo trent'anni di militanza nel Carroccio con il quale era entrato in consiglio comunale nel 2018 ha abbandonato. Nuovi invece all'aula e alla politica monzese Sandro Belli (Popolo della Famiglia e Ancora), Carlo Chierico (Lista civica Monza Unita); Daniela Brambilla (Italexit), Ambrogio Moccia (Movimento Moccia per Monza) con una parentesi politica in consiglio comunale una ventina di anni fa, e Michele Anastasia (3V). 

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