Elezioni Cesano, Idv accusa: "Programma Lega copiato"
"Il programma dell'ex sindaco Marina Romanò è uguale a quello del sindaco di Seriate nel 2009" afferma Stefano Ungarelli, esponente dell'Idv di Cesano e membro dell'esecutivo regionale
CESANO MADERNO - A pochi giorni dalle elezioni amministrative cittadine, la protagonista è l’ex sindaco Marina Romanò, candidata sindaco per la Lega Nord. Le prime pagine dei quotidiani locali le aveva già guadagnate lo scorso 24 giugno, quando la giunta Lega-Pdl che guidava cadde, dopo soli due anni di mandato, per effetto della dimissione contemporanea di più della metà dei consiglieri comunali. Oggi l’ex sindaco si ripresenta alle elezioni amministrative con grinta e buona volontà, ma la luce dei riflettori è tornata ad accendersi. L’accusa è di aver copiato il programma su cui si basa la sua nuova candidatura. A muoverla tramite il suo blog personale è Stefano Ungarelli, esponente cesanese dell'esecutivo regionale di Italia dei Valori. "Un clamoroso caso di copia/incolla" sostiene il politico. Si possono notare, osserva, non solo semplici somiglianze, ma vere e proprie frasi identiche tra il programma 2012 della ex sindaca e la relazione programmatica redatta dalla Giunta di Seriate guidata da Silvana Santisi datata 2009. “Resta da capire chi abbia copiato chi” si chiede sul sito analizzando porzioni dei due testi. Che sono scaricabili.
In effetti le somiglianze ci sono. Recita il programma della Romanò: “Noi vogliamo fare Politica con la P maiuscola: metterci al servizio dei cittadini. Riteniamo utile ribadire che il Governo della città è un’azione complessa che mette in gioco tutti gli aspetti del vivere: la qualità della vita, l’urbanistica, la viabilità, il lavoro, lo sviluppo economico, l’aspetto sociale, la sicurezza, la cultura, i vari servizi”. La stessa frase si ritrova identica nelle diciassette pagine delle linee programmatiche seriatesi.
E ancora: “Occorre guardare concretamente alla quotidianità, programmare ciò che è fattibile, e politicamente, scegliere con grande senso di responsabilità stabilendo una gerarchia rispetto ai bisogni e alle necessità della nostra gente. Tutto ciò individuando, con ragionevole certezza, gli strumenti e i mezzi necessari ed efficaci per rispettare il Patto elettorale che andremo a sottoscrivere con i cittadini”. Idee che a quanto pare hanno mordente anche dalle parti di Bergamo.
Si parla anche quindi di “(…) un’idea diversa di amministrare, votata alla semplicità di una politica sensibile ai bisogni reali della comunità locale, e nello stesso tempo in costante evoluzione con persone disponibili a mettersi al servizio di un’amministrazione nuova, per meglio rispondere alle molteplici esigenze della nostra comunità”. Bisognerebbe forse fare attenzione a non semplificare troppo.