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Elezioni Comunali 2012

Andrea Mandelli (Pdl): ho accettato per senso di responsabilità

Il candidato sindaco degli azzurri presenta il suo programma elettorale. Una candidatura in extremis, dopo che il patto con la Lega è stato sciolto a poche settimane dalle urne per il veto delle segreterie nazionali

Andrea Mandelli, farmacista, da meno di un mese candidato sindaco del PDL. Può indicarmi tre punti caratterizzanti del suo programma?
Innanzitutto, il recupero del patrimonio turistico di cui Monza dispone. Parco Autodromo, Villa Reale. In secondo luogo, mi sembra pressante il problema del traffico, che è congestionato soprattutto in centro, e della viabilità. In terzo luogo il sociale. In una Monza che sta diventando vecchia mi sembra importante il ruolo del volontariato, anche in funzione di supporto ai giovani.

Riguardo ai giovani, cosa propone?
Credo sia necessario creare strutture e  occasioni. Mi riferisco anche al sostegno alle start-up e alle attività dei giovani imprenditori.

Che cosa propone nel suo programma riguardo alla questione ambientale?
Monza si è stancata di avere l'impressione che l'attività dell'amministrazione verta esclusivamente sull'urbanistica. Mi sembra ci siano temi più importanti.

Non le sembra importante? E’ un tema che un mese fa ha prodotto una maratona della maggioranza per approvare una variante da milioni di metri cubi. Ci sono stati degli esposti, e c’è anche un indagato al riguardo.
Beh, sicuramente credo che il PGT debba partire da una fase di ascolto della città. E' importante conoscere il parere dei cittadini. Il problema deve essere affrontato.
 
In che modo?
Le dirò, sono stato chiamato da poco a fare il candidato sindaco, quindi metto in gioco il buonsenso. C'è bisogno di ascoltare le osservazioni dei cittadini... L'ascolto è molto importante. [squilla il telefono]

Lei raccoglie l'eredità di un'amministrazione che sulla questione urbanistica si è trovata spesso al centro di infuocati dibattiti. L’opposizione a più riprese ha sostenuto che la politica del Pdl su Cascinazza fosse solo un modo per consentire alla famiglia Berlusconi di realizzare facili guadagni a scapito del territorio e della sicurezza delle costruzioni. Anche Paolo Romani sarebbe stato calato nella realtà brianzola per questo motivo. Se sarà sindaco, intende porsi in linea di continuità con la precedente amministrazione?
Per quanto riguarda Romani, deve chiedere a lui, non a me. Non credo onestamente che tutti in Brianza siano alle dipendenze di Romani. Poi, la città è piena di cartelli "vendesi": non mi sembra  quindi che ci sia bisogno di costruire, piuttosto di restituire a Monza la vivibilità che ha perso.


Cambiamo argomento. Lei ha accettato meno di un mese fa una candidatura difficile a causa del mancato accordo con la Lega. Da presidente di FOFI (Federazione Italiana Ordini Farmacisti) si era detto molto impegnato a causa del momento che la categoria sta attraversando: cosa l'ha spinta a cambiare idea?
… sono ancora presidente di FOFI. Se ricorda, non ho commentato le voci che giravano.

E’ vero.
…l’ho saputo anche io all’ultimo, e ho accettato per un atto di amore e responsabilità verso la mia città. Se non sei tu a trovare la politica, a volte è la politica a trovare te. Essere "contro" è un po' una moda, mettersi a disposizione è un gesto di amore.

Ieri sera (l’intervista è stata realizzata venerdì 20 aprile, ndr) a Monza c'è stato Beppe Grillo, da molti considerato il paladino dell'antipolitica. Un movimento, il suo, che sta riscuotendo consensi sempre più ampi. Come mai ? E come mai, a suo giudizio, ci sono tante liste civiche quest’anno?
Francamente, non saprei. Mi guadagno da vivere in un altro modo, vengo dal mondo del lavoro.

Ma è anche il candidato sindaco di un grande partito, uno di quelli che rischiano di vincere le elezioni. Le chiedo, a suo giudizio, come mai la gente si allontana dai partiti?
E’ vero, c'è un po' di antipolitica che sta soffiando sull'Italia, ma sulle liste civiche mi fa una domanda tecnica a cui non so dare una risposta.

Parliamo di trasparenza e criminalità organizzata, due temi all'ordine del giorno sia a Monza che in Brianza, riguardo ad esempio alla gestione degli appalti.
Credo che la trasparenza sia un tema troppo sfruttato, un bello slogan che diventa difficile tradurre in pratica. Non credo ci sia alcun candidato che le verrà a dire che non vuole essere trasparente e da parte mia posso garantire che lavorerò in maniera limpida. La sicurezza invece è sicuramente un tema importante.

Senza dubbio. Ma a suo giudizio esiste una permeabilità delle procedure per l’assegnazione degli appalti alle infiltrazioni della criminalità organizzata?
Non saprei. Lei pensa che ci sia qualcosa di poco chiaro in Comune?

Mi sembra che il problema esista su tutto il territorio brianzolo. Un tema comparso spesso nelle cronache recenti. Lei cosa ne pensa?
... personalmente, sono una persona pulita. Se vuole posso dirle cosa voglio fare io.

Prego.
Ho in mente un progetto con il cittadino al centro, che comprenda gli anziani, le scuole per i ragazzi, case a prezzi agevolati per chi ha entrate limitate, politiche per i commercianti e per contrastare la crisi e il traffico…  

Parliamo del traffico, allora. Qual è la proposta? In via Manzoni ci sono più di 900 autobus al giorno.
C'è molta gente che fa più politica di me, e non ha la soluzione. Al momento davvero non ce l’ho… Posso dire però che mi piace impegnarmi e la cercheremo. [squilla il telefono]

Per me può bastare.  Vuole aggiungere qualcosa?
No, la ringrazio.

L’ufficio stampa di Andrea Mandelli ha contattato la redazione chiedendo una seconda intervista che andasse ad integrare la prima. Non è possibile soddisfare la richiesta senza concedere la possibilità a tutti gli altri candidati: una soluzione, per motivi di tempo, impraticabile.
 

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