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Elezioni Comunali 2012 Centro Storico / Via Cortelonga

Tensione tra Martinetti e l'Udc: rischio divisione al secondo turno

A poco più di quattro giorni dal primo turno, la preside non darà indicazioni di voto, ma la principale lista a sostegno probabilmente andrà al ballottaggio con l'azzurro Mandelli. Gli ultimi giorni sono stati febbrili. In attesa di CambiaMonza di Piffer, tutti gli altri lasciano libertà di scelta per il ballottaggio

Ci sono pareti poco solide, che al primo scossone cominciano a scricchiolare. Ne sa qualcosa la dirigente scolastica e candidata sindaco Anna Martinetti. Poco abituata alla politica, ha avuto un brutto risveglio dopo la festa per l'interessante risultato elettorale (7%). La sua coalizione ha passato gli ultimi giorni a litigare. Motivo, le differenti vedute tra la preside  e la principale lista che l'ha sostenuta, quella dell'Udc i cui fili sono retti da Domenico Pisani.

Pisani al ballottaggio vuole andare con Mandelli: una scelta in linea con la sua storia politica, e sancita da un incontro a pranzo questo pomeriggio. Una scelta che Martinetti non condivide. Bocche cucite e un gran lavorio per lavare i panni in casa: ma la spaccatura c'è, ed è lo stesso Pisani  a spiegarla. In politichese, of course.  "Dobbiamo distinguere tra il partito e la lista civica" afferma l'ex assessore regionale a poco meno di cinque giorni dal primo turno, che ha visto la compagine correre assieme - L'Udc è  unita".  Come dire, dopo esserci contati, ognuno per la sua strada. In realtà, voci di corridoio bisbigliano come anche all'interno della stessa Unione di Centro abitino orientamenti differenti e  Mandelli non sia gradito a una fetta del partito. La linea ufficiale e definitiva uscirà dal direttivo provinciale di questa sera.

LATO MANDELLI  - Intanto il Pdl prepara l'assalto finale, che comprende un'azione capillare di rastrellamento fino all'ultimo voto. Il farmacista di via Manzoni, in mancanza dell'appggio dei big, parla poco e cerca sponda altrove,  lavorando, per così dire, di lima. I dettagli, si sa,  sono fondamentali. Nel pomeriggio di ieri, ad esempio,  è stato avvistato in compagnia di Amedeo Santoro (0.97% al primo turno). Intanto, il Binario 7, già prenotato per un confronto elettorale tra i due candidati, giovedì prossimo resterà vuoto. E' stato proprio il candidato azzurro a dare forfait in vista dell' "uno contro uno" che lo avrebbe contrapposto a Roberto Scanagatti, leader del centrosinistra. A due giorni dal voto, un'uscita azzardata per un candidato  il cui principale limite è apparso la scarsa conoscenza delle tematiche del territorio. Domani mattina, ad ogni modo,  è attesa in città una manifestazione di sindaci del centrodestra che sfileranno contro l'IMU dall'Arengario e proveranno a mostrargli sostegno.

GLI ALTRI - Mandelli, che non potrà sicuramente contare sull'appoggio di Maurizio Brioschi di Unione Italiana - Forza Lombarda (astensione), potrebbe però   raccogliere quello di Cambia Monza e PrimaVera Monza, col 5% dei consensi: le civiche di Paolo Piffer scioglieranno stasera le riserve, dopo una riunione che terrà conto anche dei risultati di un sondaggio effettuato online.

La Lega Nord, dal canto suo, ha lasciato libertà di voto. Se è vero che l'elettorato leghista tendenzialmente voterebbe a destra (questa la scelta dell'ex sindaco Marco Mariani), lo è anche che il segnale di rottura inviato da Maroni al Pdl nei giorni scorsi è stato forte. Libertà di voto anche per Anna Mancuso e la sua civica Monza Futura-Insieme per Monza e per il Movimento Cinque Stelle. La coalizione di Roberto Scanagatti non farà apparentamenti al secondo turno.

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