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Elezioni Politiche 2013

Civati: "Dimissioni di Bersani. Al Quirinale? Stefano R...tà"

Il monzese a tutto campo dopo la vittoria "mutilata". "Non ci sarà bisogno di chiedere le dimissioni di Bersani, le aveva annunciate lui". Al Quirinale, bocciato Prodi. "Forse l'unico nome che potrebbe raccogliere il consenso del M5S è quello di Stefano …tà"

MONZA - Governo di minoranza per  fare legge elettorale ed eleggere il presidente della Repubblica e ritono alle urne in tre o quattro mesi: questo lo scenario che immagina Giuseppe Civati, eletto in Parlamento ma consapevole che la festa - se così si può chiamare -  potrebbe non durare a lungo. "Ho fatto bene a non cercare un appartamento a Roma - scrive sul suo blog il monzese -.  Per un attimo, solo per un attimo ho sperato che ci superasse Berlusconi, poi mi sono ripreso". Al di là dell'ironia, la delusione per quello che poteva essere e non è stato. "Non sto dando la colpa a nessuno, se non a me stesso. Come quasi tutti ero convinto che sarebbe bastato, ma non è bastato. Quanto agli scenari, francamente l'unica cosa che vorrei evitare è una grande coalizione che comprenda anche il Pdl" ha scritto a caldo ieri notte.

BERSANI? SI DIMETTERA' -   Parlando di Bersani  Civati ri-veste i panni del rottamatore.  "Non c'è bisogno di chiedere le dimissioni, Bersani non farà più il segretario del Pd, come ha sempre detto lui per primo, peraltro. Sperava per motivi diversi (una vittoria elettorale, ndr), e lo speravo anch'io". Un dettaglio che porta alla mente l'autocandidatura alla carica di segretario politico PD proprio del neoparlamentare monzese.  E la proposta: su Prodi, "credo che i numeri per eleggerlo siano troppo pochi in questo Parlamento. Forse l’unico nome che potrebbe raccogliere il consenso del M5S è quello di Stefano …tà. Lo scrivo così per non bruciarlo". Lo schiviamo noi: l'ex garante della Privacy Stefano Rodotà.

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