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Monti a Monza: "Italiani riconoscono le promesse mai mantenute"

Il premier ha parlato agli industriali di Monza nella mattinata di lunedì. "Estendere le deduzioni Irpef sulle ristrutturazioni della casa anche agli arredi. Riduzione progressiva dell'IMU dal 50% delle prime case"

MONZA - "Credo che gli italiani siano sempre più maturi e sappiano distinguere le promesse fatte per decenni mai mantenute e le proposte che sono state fatte da persone messe alla prova da situazioni difficili come quelle dell'anno scorso". Così il premier e candidato di Scelta Civica Mario Monti agli industriali di Monza e Brianza nella mattinata di lunedì. "Abbassare le tasse è una necessità " ha commentato a margine dell'incontro, rispondendo alla domanda di un cronista. 

DEDUZIONI SULL'ARREDO - Il premier nel corso del discorso ha anche strizzato l'occhio agli industriali brianzoli, notoriamente specializzati nel settore del legno e dell'arredamento. "Pensiamo di estendere le deduzioni Irpef sulle ristrutturazioni della casa anche agli arredi". Monti ha poi ricordato la proposta di Scelta Civica di "riproporre la legge Sabatini per rilanciare gli investimenti in macchinari".

IRAP - Il peso dell'Irap verrà dimezzato per il settore privato. "C'é chi propone di abolirla da 15 anni e poi non fa nulla, noi pensiamo che sia possibile ridurla sensibilmente eliminando il monte salari dalla base imponibile. Oggi il totale del gettito è di 32 miliardi ci sarà una decurtazione a 20,8 miliardi, in sostanza un dimezzamento".

IMU - Il premier ha parlato anche della tassa più odiata, quell'IMU che quest'anno ha massacrato gli italiani e che nell'immaginario collettivo è legata al suo nome. "Sarà gradualmente ridotta l'Imu a partire dal 2013 rendendola ancora più progressiva per eliminarla da circa la metà delle prime case" ha spiegato.

"NESSUN AIUTO DALL'EUROPA" - Parole anche sull'Europa. "Ho fatto la scommessa di non chiedere aiuti - ha raccontato il premier - L'Italia ce la fatta con le proprie forze e con i propri sacrifici così oggi possiamo sedere al tavolo europeo senza dovere nulla a nessuno. Se c'é una cosa che non mi ha fatto dormire - ha aggiunto - è stato se chiedere o no gli aiuti. Abbiamo fatto una scommessa ed è andata bene".

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