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La Provincia al banco di prova della riforma Delrio

La normativa entrata in vigore il 7 aprile 2014 prevede la riduzione del 50% delle spese per il personale: da 11.012.190 euro per le 267 unità parte dell'organico dovrebbe arrivare a 5.506.095 euro

Una nuova sede, più grande e moderna dove, però, non c’è spazio per tutti.

La prova più difficile per la Provincia di Monza per effetto della riforma Delrio è far quadrare i numeri rispettando le persone.

All’ordine del giorno nella prima seduta del consiglio provinciale nel nuovo stabile di via Grigna a Monza giovedì c’è stata l’informativa del Presidente in merito all'attuazione della Legge Delrio e agli impatti della Legge di Stabilità 2015 sul bilancio e sul personale.

La normativa che ha riformato gli enti locali ha inevitabilmente portato con sé tagli con ricadute sull’organico: a partire dal 7 aprile 2014, data dell’entrata in vigore della legge Delrio, gli enti sono stati chiamati a ridurre del 50% la spesa per il personale di ruolo. Nello specifico caso di Monza e Brianza, con un organico complessivo di 267 unità, la spesa dagli attuali 11.012.190 euro dovrebbe passare a 5.506.095 euro.

“La nostra priorità è quella di tutelare al meglio la dignità, la professionalità e le aspettative dei nostri lavoratori pur in un contesto complesso e delicato come quello attuale – ribadisce il Presidente Gigi Ponti – sono fiducioso nella collaborazione dei Comuni perchè il percorso sia il più possibile condiviso e utile”.

Da diverso tempo la Provincia è al lavoro per individuare le aree su cui concentrare i tagli e avviare con i comuni un dialogo e una collaborazione per riuscire, attraverso bandi di mobilità e inserimenti, a garantire l’occupazione di parte del personale in esubero. Per ora è stata data precedenza alla ricognizione dei dipendenti con i requisiti per il pensionamento e prepensionamento, 26 in totale nella struttura organica, mentra sale a 16 il numero dei rapporti cessati registrati dalla Direzione Generale tra dimissionari e mobilità presso altri Enti.

La Provincia ha contattato i 55 comuni del territorio per conoscere il fabbisogno di personale e provare a individuare percorsi di inserimento che vadano incontro ai bisogni delle Amministrazioni Comunali compatibili con le professionalità presenti in Provincia. Ai comuni di Monza e Brianza, nei 17 contatti avuti finora, servono 43 unità. Continua intanto il percorso di reindirizzo verso altri enti per cui ad oggi la Provincia ha rilasciato 71 nulla osta a 44 dipendenti, per la partecipazione a bandi di mobilità. Tre di questi hanno già dato esito positivo mentre gli altri sono in corso di definizione.

Per ottenere l’obiettivo finale di 5.506.095 euro bisognerà lavorare ancora per scorporare le spese di personale relative a dipendenti che operano su funzioni con percorso autonomo tra cui Polizia, Servizi per il lavoro e politiche attive e ancora su deleghe regionali non confermate come Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca.

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