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La replica

"Perché attaccare sempre i ciclisti?", la risposta di Fiab alla consigliera comunale

Dopo l'intervento della consigliera di maggioranza Ilaria Guffanti, arriva la replica di Fiab Monzainbici

Il problema dei ciclisti indisciplinati e non adeguatamente equipaggiati sollevato lunedì sera a Monza durante il consiglio comunale dalla consigliera Ilaria Guffanti (Pilotto sindaco Monza attiva e solidale) non è piaciuto a Fiab. Che non nega il problema, ma che invita le istituzioni a puntare l'attenzione anche sul tema della mancanza delle piste ciclabili e sugli automobilisti e camionisti che non rispettano il codice della strada. 

Guffanti nel suo intervento aveva chiesto un maggiore controllo e multe degli agenti della polizia locale nei confronti dei ciclisti che la sera (ma anche quando c'è nebbia e pioggia) diventano pericolosamente invisibili, perché le loro biciclette sono sprovviste di fanalino, o perché i ciclisti non indossano il giubbetto catarifrangente. "Tutto vero e condiviso dalla nostra associazione che ha sempre promosso campagne di sensibilizzazione all'uso di questi dispositivi - si legge nella nota ufficiale di Fiab Monzainbici -. Probabilmente i numeri indicati dalla consigliera (4 su 5 ciclisti sono senza illuminazione) sono frutto di stime personali e non supportate da dati verificati in modo coerente e statistico".

L'associazione non nega il problema, ma chiede un'analisi adeguata anche delle infrazioni al codice della strada di automobilisti e camionisti che, in alcuni casi, si sono poi rivelate mortali per i ciclisti. "Avremmo gradito che l'attenzione diretta ai ciclisti fosse allo stesso tempo rivolta alle molte e numerose infrazioni di automobilisti che non vengono sanzionate e che queste provocano molti morti sulle strade delle città (ultimo la signora di 38 anni travolta e uccisa a Milano da un camion in assenza di casa avanzata per ciclisti) - prosegue il comunicato stampa -. Per quale motivo, non comprendiamo, si debba sempre e solo far notare le mancanze degli utenti 'deboli' ma si tace spesso e volentieri su infrazioni, disattenzioni e maleducazioni ben più gravi messe in campo da automobilisti che pensano che gli spazi e le strade della nostra città siano solo a loro disposizione".

Fiab Monzainbici ricorda tra i comportamenti scorretti e pericolosi il parcheggio abusivo in corso Milano, la sosta vietata sulle ciclabili come per esempio in Borgazzi. Effrazioni che vengono puntualmente denunciate dai ciclisti. "Saremo ancora più vigili sull'illuminazione delle biciclette ma allo stesso tempo ci farebbe piacere che da parte delle istituzioni ci fosse la stessa attenzione sui problemi che abbiamo citato più sopra al fine di contribuire tutti ad un migliore e corretto utilizzo degli spazi per migliorare in futuro la sicurezza di tutti i cittadini monzesi", conclude la nota. 

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