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Corruzione e sanità, Formigoni a processo anche a Cremona

L'ex governatore è accusato di avere intascato più di 400 mila euro per favorire un imprenditore nella gara d'acquisto di un macchinario da parte dell'ospedale cremonese

Guai giudiziari anche a Cremona per l'ex presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni. Il "Celeste" andrà a processo per corruzione e turbativa d'asta con l'accusa di avere ricevuto 477 mila euro dall'ex consigliere regionale di Forza Italia Massimo Guarischi in cambio di un trattamento "preferenziale" ad un imprenditore, Giuseppe Lo Presti.

Il caso riguarda l'acquisto di un'apparecchiatura oncologica da parte dell'ospedale di Cremona. Il rinvio a giudizio è stato stabilito dal gup cremonese Pierpaolo Beluzzi, mentre l'indagine (che è uno stralcio di quella più corposa sulle tangenti nella sanità lombarda) è condotta da Carlotta Bernardini.

I 477 mila euro, secondo l'accusa, non sarebbero stati tutti elargiti in denaro ma anche in varie utilità, tra cui pranzi, cene, un orologio e viaggi: in particolare due vacanze in barca in Croazia (del valore di 11.900 euro e 17.910 euro), un viaggio in Sudafrica (7 mila euro) e il noleggio di due elicotteri (14 mila euro, per Saint Moritz e la Valtellina) e un aereo (per Olbia, per 12 mila euro).

Guarischi è stato condannato a cinque anni a Milano, con l'accusa di sostenere in modo "non occasionale spese molto significative in favore di Formigoni", un rapporto che per i giudici che lo hanno condannato non può che essere definito "clientelare". Per il filone principale dell'inchiesta (che è il caso Maugeri e San Raffaele), Formigoni attende per il 19 settembre la sentenza d'appello.

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