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Renzi a Vimercate, la visita all'Alcatel (con contestazione)

Lancio di uova sulle auto dello staff, ma Renzi 'dibbla' tutti ed entra da un ingresso secondario

Sono circa cento i manifestanti, a Vimercate, che 'accolgono' il presidente del consiglio Matteo Renzi di fronte alla sede Alcatel-Lucent, recentemente inaugurata. Al presidio hanno aderito Usb, Fiom, Fim e Uilm. Bersagli della protesta i licenziamenti nel settore delle telecomunicazioni e le politiche del governo in materia di lavoro, primo tra tutti il 'jobs act'. I lavoratori di Alcatel hanno proclamato uno sciopero di un'ora.

Guarda il video.

LANCIO DI UOVA - Il premier Renzi è entrato nella sede di Alcatel Lucent da un ingresso laterale. Le auto dello staff, arrivate davanti a quello centrale, sono state bersaglio di un lancio di uova da parte dei manifestanti.

INCONTRO COI SINDACATI - Il presidente del consiglio ha visitato il nuovo campus insieme all'amministratore delegato Roberto Loiola. Ha salutato i dipendenti dell'azienda ed ha scattato alcuni 'selfie' con loro. Al termine della visita, Renzi ha incontrato una delegazione di Fiom, Fim e Uilm, con la partecipazione della Rsu Alcatel. L'incontro si è svolto in un clima cordiale e si è focalizzato soprattutto sul mantenimento in Italia della produzione nel settore tlc. "La Silicon Valley brianzola deve avere un futuro, spero che la mia presenza aiuti a trovare soluzione alle vostre difficoltà", ha affermato Renzi.

"IMPEGNO NON BASTA" - Dopo l'incontro, Angela Mondellini (Fiom Monza-Brianza) ha affermato che "non ci è stato spiegato come l'impegno sull'agenda digitale si traduca in pratica per i lavoratori del settore tecnologico". E ha ribadito che il problema maggiore riguarda i lavoratori coinvolti negli ammortizzatori sociali, che prima o poi scadranno. Comunque per il 25-26 novembre è calendarizzato un tavolo al ministero proprio per affrontare il tema della "Silicon Valley" brianzola.

GUFI E CALABRONI - Durante il discorso presso i laboratori dell'azienda, Renzi tra l'altro ha affermato: "Siamo pieni di gente che dice che non ce la farete mai. Direte: 'Ora ricomincia con la storia dei gufi?'. No, con la storia del calabrone, che non dovrebbe stare in piedi ma invece vola, punge e fa anche male". E poi ha esortato a non proseguire con "i piagnistei", affermando che "il momento migliore per piantare un albero era vent'anni fa, ma il secondo momento migliore è adesso".

Guarda il video del discorso del premier.

INVESTIMENTI - Per Matteo Renzi, il settore della banda larga è uno di quelli in cui, nei prossimi decenni, si creeranno posti di lavoro. Ma, ha dichiarato, "dobbiamo imparare a semplificare, a centralizzare le spese e avere una regia unica che dia tempi certi. Questa è l'agenda digitale". Secondo il presidente del consiglio, il nostro Paese è "conosciuto al mondo per quadri, paesaggi, cibo e vino, ma anche per l'alta capacità dei nostri innovatori e della nostra tecnologia". 

UE DI BUROCRATI? - Il presidente del consiglio ha fatto anche un accenno alle recenti polemiche con gli organi dell'Unione europea. "Non ho mai detto che è un covo di burocrati", ha affermato, "ma inizio a crederlo". Poi ha proseguito chiedendo che tutto il denaro investito per produrre energia e innovazione non venga conteggiato nel Patto di stabilità. "Dimostriamo - ha concluso - che le aziende che fanno innovazione vengono aiutate".

Presidio contro Matteo Renzi © Signorile/MonzaToday

Matteo Renzi in Alcatel a Vimercate © Signorile/MonzaToday

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