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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Mariani, bufera sul caso Mangone: "Mai rinunciato ai 18 milioni"

Secondo "Repubblica" il primo cittadino avrebbe rifiutato il finanziamento della Regione, provocando le dimissioni di Mangone. La replica: falsità, è cominciata la campagna elettorale

Marco Mariani non ci sta. "Non ho mai rinunciato a quei soldi, e non ho mai detto che non voglio riempire la città di immigrati. Anzi, giovedì scorso ero in Regione a firmare il Piano Casa". Rosso in viso il borgomastro leghista smentisce davanti ai giornalisti la ricostruzione del quotidiano Repubblica . "Sono bugie, bugie dettate dalla malafede. Del resto cosa aspettarsi da certi giornali? La campagna elettorale è cominciata". 

Il riferimento è all'articolo del quotidiano romano in edicola stamattina che lo accusava di aver rinunciato la scorsa settimana a 18 milioni di euro di finanziamento per la riqualificazione del quartiere Cantalupo.  Sarebbe stato il primo cittadino in persona assieme al direttore generale del Comune, Maurizio Ronzoni, a presentarsi nell'ufficio di Domenico Zambetti, assessore regionale alla Casa per comunicare la decisione.

Una mossa da cui, nella ricostruzione di Repubblica, sarebbero scaturite le dimissioni dell'ex assessore alle Opere Pubbliche Osvaldo Mangone, ufficialmente arrivate per motivi personali e lavorativi. Mangone  si sarebbe sfogato coi colleghi di partito: a suo dire, il sindaco avrebbe detto no perchè il progetto favoriva gli immigrati. L'ex assessore, contattato da Monza Today, preferisce non commentare: ma nemmeno smentisce.  "Ho fatto un passo indietro qualche giorno fa -dice - e adesso sono sereno. Preferisco predere una pausa di riflessione in famiglia". No comment anche sull'eventualità di una candidatura alle prossime comunali.

Sono 309 gli alloggi a canone sociale saltati, in quella che è una delle realtà più problematiche del capoluogo brianzolo. La riqualificazione dell' area sarebbe avvenuta nell'ambito dei cosiddetti  "Contratti di quartiere", un progetto regionale destinato alle aree a rischio.

LE REAZIONI

Accese le reazioni politiche dalle forze di opposizione.  "Se Mariani ha smentito, dovrebbe spiegare perché in un anno e mezzo, cioè da quando il consiglio comunale l'ha approvato, non ha fatto niente per far partire il contratto di quartiere - accusa Roberto Scanagatti, capogruppo PD e prossimo candidato del centrosinistra alla poltrona di sindaco. La cooperativa privata partner, la "Per Monza 2000", ha già completato o quasi il lotto di una nuova palazzina, vicino allo stadio, per un totale  qualche decina di alloggi. Anche un altro ex assessore della Giunta Mariani, Stefano Carugo, ora in Regione, conferma che Mariani è andato al Pirellone a dire che non gli interessavano quei soldi".

 

 

 

IL TERZO POLO

"Noi eravamo contrari dall'inizio a fare 300 nuovi alloggi in una sola zona: se servono spalmiamoli su tutta la città per evitare di peggiorare l'effetto banlieu - dichiara la consigliera di Futuro e Libertà Anna Mancuso, architetto. "Ho una proposta: Cantalupo ha tante case da ristrutturare dai sottotetti altissimi. Si possono recuperare almeno cinquanta nuovi alloggi grazie alla legge 15. Inoltre,  a Monza ci sono 4.000 case sfitte - prosegue Mancuso - Sarebbe ora di fare una  convenzione con proprietari, con il Comune a fare da mediatore. Costa meno, ed è  meglio che costruire ex novo".

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