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Mobilitazione per la metropolitana, adesione dei cittadini ma poche risposte dalle istituzioni

C'è la disponibilità dei residenti, la volontà di dare il proprio contributo della città di Lissone ma manca, secondo il comitato San Fruttuoso, la presa di posizione dell'amministrazione comunale monzese

"Milano ha una lunga tradizione nella capacità di insistere e mobilitare pro domo sua. Più recentemente anche Brescia ha capito, si è messa in gioco alla grande ed ha portato a casa il metrò. Ora tocca a noi".

E' con queste parole che Isabella Tavazzi, portavoce dell'Associazione HQMonza ha rinnovato l'invito rivolto a cittadini e istituzioni per riportare all'attenzione il progetto della metropolitana a Monza e il suo prolungamento da Bettola a nord, verso la Brianza.

La necessità di un mezzo di collegamento alternativo alla ferrovia che possa penetrare nel territorio e collegare la terza città più importante della Regione al capoluogo lombardo è stata ribadita a gran voce dai cittadini che hanno accolto l'invito alla mobilitazione del Comitato San Fruttuoso e anche da alcune amministrazioni comunali che hanno mostrato la loro disponibilità a sostenere la causa.

Tra queste c'è Lissone che attraverso una lettera inviata dall'assessore alla Sicurezza e alla Trasparenza Roberto Beretta si è detta pronta a "offrire la disponibilità del Sindaco e della Giunta della seconda città della Brianza per tali iniziative".

Deludente invece, secondo il giudizio del Comitato, sarebbe stata la risposta dell'assessore ai Trasporti del comune di Monza, Paolo Confalonieri. 

Per l'assessore infatti la questione non competerebbe alla città ma si tratterebbe di decisioni che spettano a piani superiori.

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