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Monza difende la Provincia, Allevi: "Tutto resti com'è"

Le proposte presentate oggi al Consiglio delle Autonomie Locali sono andate nella direzione che ci aspettava.

MONZA - Monza difende la sua autonomia, Como pure. Le proposte presentate oggi al Consiglio delle Autonomie Locali sono andate nella direzione che ci aspettava. Gli incontri hanno avuto luogo al Pirellone. Per Monza c'erano il  presidente della Provincia di MB Dario Allevi, il sindaco  di Monza Roberto Scanagatti, il sindaco di Bellusco, il sindaco di Muggiò Zanantoni, il vicesindaco Lazzate, il presidente del consiglio provinciale e il presidente della Camera di Commercio Carlo Edoardo Valli.

NULLA CAMBI - "Abbiamo la forza della ragione - ha commentato Dario Allevi a margine della riunione -  Abbiamo fatto presente al CAL le nostre motivazioni, e l'idea che abbiamo è che non debba esserci nessun cambiamento in Lombardia. Non abbiamo alcun piano B, perchè non vogliamo diventare complici di un piano B. Oggi sono venuto qui a difendere una Provincia che è ancora in startup; se non ci saranno deroghe, riconvocherò gli attori sociali e decideremo sul da farsi".  Scanagatti ha definito la provincia un' "entità naturale", mentre Valli ha puntato sulla forza economica del territorio.

COMO - Intanto sul versante lariano la posizione non cambia: con tutti tranne che con Monza.  La posizione è stata illustrata ieri al Corriere di Como da Leonardo Carioni, commissario prefettizio di Villa Saporiti: "Abbiamo proposto di accorpare Como con Varese e Lecco - ha dichiarato Carioni al quotidiano - Restiamo contrari all’ipotesi di una fusione con Monza, a meno che la città della Brianza non rinunci a esercitare il ruolo di capoluogo».

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