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Giovedì, 25 Aprile 2024
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MB, duemila firme per diritto di voto e cittadinanza agli immigrati

Quasi duemila le firme raccolte in provincia per concedere il diritto di voto e la cittadinanza agli stranieri: Lombardia prima in Italia, Monza terza città in Regione

Sono state quasi duemila - per la precisione 1.962  - le firme raccolte nella provincia di Monza per concedere il diritto di voto agli immigrati. Qualche sigla in meno, 1.954 in tutto, è stata ottenuta per la concessione della cittadinanza. Sono stati diffusi stamattina da CGIL Monza e Brianza i numeri della raccolta per chiedere una revisione delle norme sui diritti civili per gli stranieri. Un'adesione che pone Monza al terzo posto tra le città lombarde.

L'obiettivo erano le 50.000 firme necessarie per presentare le due proposte di legge di iniziativa popolare della campagna "L'Italia sono anch'io" promossa da 19 organizzazioni della società civile, tra cui Acli, Arci , Caritas Italiana, Il Razzismo brutta storia e il Tavolo della Pace. Presidente del Comitato promotore è il sindaco di Reggio Emilia,  Graziano Delrio.

L'obiettivo della mobilitazione da una parte  è una riforma del diritto di cittadinanza che preveda la possibilità di diventare cittadini italiani anche per i bambini immigrati figli di genitori stranieri regolari; dall'altra è ottenere una nuova norma che conceda il diritto di voto alle elezioni amministrative  ai lavoratori regolarmente presenti sulla Penisola da almeno cinque anni. In totale su tutto il territorio nazionale sono state 109.268 le firme per la cittadinanza e 106.329 firme per il diritto di voto, consegnate alla Camera la mattinata del 6 marzo. Più che doppiato, quindi, l'obiettivo minimo. La Lombardia ha conquistato la palma di regione con il maggior numero di adesioni: per le due proposte sono state rispettivamente 18.392 firme per la cittadinanza e 17.810 per il voto.

La normativa di riferimento attualmente è la legge 91 del 5 febbraio 1992. Nel mese scorso sulla base di questo riferimento l'Amministrazione comunale assieme ad Anci aveva avviato una campagna di comunicazione per rendere noto ai ragazzi fino a 19 anni compiuti che è possibile richiedere la cittadinanza italiana con una semplice firma. Requisito necessario, essere regolari in Italia, aver risieduto legalmente sul suolo nazionale fino alla maggiore età ed essere figlio di almeno un genitore regolare iscritto all'anagrafe al momento della nascita. Secondo le stime fornite dal Comune, a Monza sarebbero 200 i ragazzi ad essere interessati quest'anno: dagli uffici fanno notare che data la perentorietà del termine, è importante muoversi in anticipo, pena dover richiedere la cittadinanza seguendo la normale trafila in Prefettura che può rivelarsi  anche molto lunga. L'iter canonico si conclude infatti  solo con un decreto del Presidente della Repubblica.

La nuova proposta di legge vuole invcee passare la competenza dal Prefetto ( e quindi dal Viminale) ai sindaci: saranno loro, nelle intenzioni, a decidere se concedere o meno  la cittadinanza. Altra differenza con la normativa attuale è l'introduzione dello ius soliattualmente è italiano chi nasce da genitori italiani, mentre la proposta è che per essere italiani basti nascere da  almeno un genitore legalmente presente in Italia da un anno e farne richiesta.

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