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Caso Bossi, la Lega ferita si stringe attorno al suo leader

Il partito si stringe attorno al capo carismatico dopo le dimissioni giunte a sorpresa ieri pomeriggio. "Orgogliosi di lui" dice Tognini. Tagliabue: "Confidiamo nell'elettorato". Solidarietà anche dal Pdl con Ghezzi, ma la deputata Pd Alessia Mosca: "Ennesimo segnale negativo"

MONZA - La decisione è irrevocabile. A poche ore dalla sua dichiarazione, Umberto Bossi non sembra voler tornare sui suoi passi. A portarlo alle dimissioni sarebbero state le indagini su un giro di denaro sporco, che avrebbe coinvolto l'intera famiglia del Senatur e alcuni vertici del partito. La notizia è arrivata durante l' ultimo consiglio federale convocato per la nomina del nuovo tesoriere, nel quale l'ex leader del Carroccio ha espresso tutto il suo dispiacere e annunciato l'abbandono della guida del partito. Un vero shock per il mondo politico.

"Per la sezione di Monza è un evento significativo - ha dichiarato Marco Tognini, capogruppo della Lega Nord al Consiglio comunale di Monza - Appena avuta la notizia abbiamo subito riunito il direttivo cittadino. Siamo orgogliosi del gesto di Bossi, spontaneo e sincero. Ma attendiamo che le indagini portino alla luce la realtà. Come ha detto il Senatur, chi ha sbagliato deve pagare. Per ora possiamo solo guardare al futuro - continua Tognini -  Accettiamo la sua decisione, cercando di portare avanti le nostre idee e la nostra lotta. Spiegheremo alle persone le nostre posizioni e saremo propositivi. Bossi ci ha indicato la strada e noi continueremo a seguirla". Dal partito nessuna intenzione di cedere il passo o di lasciarsi andare allo sconforto.

Fiaccolata per la libertà - Monza 3 marzo 2012

La macchina Lega Nord non intende dunque arrestare l' impegnativa corsa brianzola. Sul territorio la Lega conta infatti una settantina di assessori e 130 consiglieri comunali, 51 sezioni, 5 segreterie di circoscrizione e 25 sedi cittadine, oltre a 700 tesserati militanti e 2000 sostenitori tesserati. Autonomamente o in coalizione è arrivata ad amministrare 30 comuni brianzoli. "Sono leghista e rimarrò leghista": parole forti e decise anche quelle di Stefano Tagliabue, capogruppo del consiglio provinciale di Monza e della Brianza. Il quale ha poi aggiunto di confidare nell'elettorato e nel giudizio dei votanti, soprattutto in vista delle prossime elezioni amministrative di Monza. Sostegno anche dalle altre cariche politiche.

Fiaccolata per la libertà/2 - Monza 3 marzo 2012


 

Dal Pdl arrivano infatti le rassicurazioni di Giuliano Ghezzi, il capogruppo del consiglio comunale di Monza. "Non sono mai stato un grande ammiratore di Bossi, ma devo ammettere che con le dimissioni ha voluto compiere un gesto degno di ammirazione. Stiamo attraversando una fase elettorale delicata. Confido nel fatto che i cittadini giudichino la reale capacità di amministrare la città e i progetti proposti. Spero non si facciamo distrarre da eventi laterali non collegati direttamente con le elezioni". Dal Pd invece arrivano note di rammarico. Alessia Mosca, deputata del Partito Democratico, esprime tutto il suo dispiacere per la vicenda. "Mi sembra che Bossi abbia avuto una reazione corretta. Vedremo poi che piega prenderanno le indagini. Sono però rammaricata per l'ennesimo segnale negativo che arriva dalla politica. Questo evento contribuisce a screditare il nostro mondo. Mi auguro non accadano più episodi simili, indipendentemente dal partito o dal leader in questione".

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