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Lavori socialmente utili per le famiglie in difficoltà: bocciata la mozione

Il testo presentato in consiglio comunale lunedì scorso dalla consigliera di Forza Italia Martina Sassoli non è passato: "Incapacità di sperimentare per andare incontro ai bisogni dei cittadini"

Era stata presentata quasi un anno fa come possibile soluzione alle difficoltà a cui la crisi ha piegato tante famiglie monzesi costrette a indebitarsi con il Comune per arrivare a fine mese e solo lunedì scorso è stata discussa e bocciata in aula.

La proposta, avanzata dalla consigliera comunale di Forza Italia Martina Sassoli, e contenuta nella mozione "Lavori socialmente utili per le famiglie in difficoltà" punta a "recuperare – anche parzialmente- i debiti delle 500 famiglie morose che oggi non sono in grado di onorare gli impegni nei confronti del Comune attraverso la conversione degli stessi in ore di piccola manutenzione".

La considerazione di partenza alla base del suggerimento di intervento è la grave situazione di crisi economica che ha colpito diverse famiglie del territorio che hanno perso il lavoro e hanno difficoltà a pagare l'affitto e a onorare i contributi dovuti nei confronti del Comune.

"A fronte della grave crisi economica che ha colpito il tessuto economico e lavorativo del nostro territorio, numerose famiglie monzesi si sono ritrovate in condizioni di indigenza economica e dunque impossibilitate a onorare i debiti nei confronti del Comune di Monza" spiega infatti il testo della mozione presentata dalla Sassoli.

"La mozione depositata proponeva dunque di individuare una modalità operativa attraverso cui raggiungere almeno tre obiettivi" - ha illustrato la consigliera senza nascondere il disappunto per la bocciatura della stessa - "recuperare parte dei debiti pregressi, fare fronte alle necessità di piccola manutenzione e infine, ma non da ultimo, offrire un gesto significativo di vicinanza e civiltà a chi oggi ha delle difficoltà indipendenti dalla propria volontà".

“La bocciatura della mozione sui “lavori socialmente utili” è il segno della più totale incapacità di sperimentare per andare incontro ai bisogni dei cittadini. Non aprirsi, in un momento di estrema difficoltà economica, a strumenti innovativi che diano respiro a chi ne ha più bisogno non solo significa essere miopi amministratori ma dimostra lʼassenza di volontà di fare qualcosa di concreto" ha ribadito la Sassoli.

La bocciatura della mozione secondo la consigliera di Forza Italia è stata "unʼaltra occasione persa" proprio perchè la giustificazione addotta dall'amministrazione comunale suona, a suo parere, debole alla luce delle novità introdotte del Salva Italia dello scorso novembre che, con "lʼarticolo 24 inserisce la possibilità dei Comuni di dotarsi appositi regolamenti relativi al “Baratto Amministrativo” riconoscendo così la possibilità di avvalersi di contributi dei cittadini –su base volontaria- per il mantenimento e lʼabbellimento di aree verdi, del patrimonio immobiliare o viario, a fronte di riduzioni o esenzioni tributarie".

"Nonostante le divergenze politiche, penso che un buon amministratore debba essere in grado di riconoscere se una proposta sia valida o meno, anche se presentata da un consigliere di opposizione" ha concluso Martina Sassoli. 

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