Piffer si candida alle politiche del 25 settembre
Il consigliere comunale ha scelto con chi schierarsi
Paolo Piffer tenta il grande salto a Roma e si candida per le politiche del 25 settembre. A dare l'annuncio è lo stesso consigliere comunale di Civicamente che il 25 settembre correrà insieme a Massimo Cappato nella neonata lista Referendum e Democrazia con Cappato.
“Ho seguito ogni passaggio dalla nascita della Lista ad oggi - spiega Paolo Piffer in una nota ufficiale -. Partecipo sempre con molto entusiasmo alle battaglie di Cappato e anche questa volta non ho esitato nel dare il mio modesto contributo offrendo la disponibilità alla candidatura. Mi candido per la democrazia, per i diritti e per l’uguaglianza, perché la rivoluzione digitale sia davvero tale e perché la politica non rimanga una fortezza inaccessibile. L’impresa è ambiziosa ma ci sono abituato".
Paolo Piffer, 42 anni, cresciuto a Monza non è nuovo al mondo della politica. E alle sue sfide. Due lauree (la prima in psicologia della comunicazione, la seconda in scienze e tecniche psicologiche), presente sui banchi del consiglio comunale ormai da oltre dieci anni (il debutto nel 2012), adesso è alla sua terza giunta tra i banchi dell’opposizione. "Senza questo progetto, per me, il 25 settembre sarebbe stato davvero difficile scegliere, forse impossibile". aggiunge Piffer. E l'appello agli elettori brianzoli arriva proprio da Massimo Cappato. "Chiediamo a tutti, e ai monzesi in particolare, di regalarsi un gesto di democrazia e legalità firmando urgentemente online per la nostra lista - si legge nel comunicato ufficiale -. Se il gioco nasce truccato, non c’è da stupirsi se il dibattito politico si riduce a becera demagogia condita da insulti reciproci, lontano dai diritti e dai problemi di tutti. Non saranno i bonus o le finte riduzioni delle tasse a salvarci, se i partiti per primi non rispettano nemmeno le regole più elementari della democrazia”.
La lista Referendum e Democrazia con Cappato in queste ore è impegnata nella raccolta delle firme digitali in tutti i collegi di Senato, Camera e nella circoscrizione Europa. "Il gioco elettorale è evidentemente truccato e questi sono le ultime ore per il governo per intervenire con un decreto che riconosca la validità della firma digitale per la presentazione delle liste" si legge nel comunicato stampa.